Lotta contro gli incendi boschivi nell’Ille-et-Vilaine: cosa cambia nel 2024

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C’è un prima e un dopo l’estate del 2022. I grandi incendi di due anni fa hanno dimostrato che la lotta agli incendi boschivi deve essere migliorata data la crescente siccità e il riscaldamento globale. In tutta la Francia, e in particolare nell’Ille-et-Vilaine, i vigili del fuoco e l’Ufficio nazionale delle foreste (ONF) hanno attuato una serie di misure per “attaccare il fuoco” in modo più massiccio e più rapido.

Incendi emergenti

“I primi dieci minuti sono decisivi”, ricorda Jérôme Guinard, direttore delle operazioni di Sdis Ille-et-Vilaine. Per questo il dipartimento ha investito. Sdis 35 dispone ora di 40 navi cisterna medie per incendi boschivi (CCFM) e dodici navi cisterna medie rurali (CCRM). A seconda dei rischi identificati, i veicoli vengono pre-posizionati in anticipo nei vicini centri di emergenza. “D’ora in poi, al minimo allarme, preferiamo inviare 5 o 6 macchine”, aggiunge Jérôme Guinard. Anche se è troppo. Non vogliamo rischiare che l’incendio si estenda su diverse decine o centinaia di ettari. »

Marie Dubois, direttrice bretone dell’ONF, e Jérôme Guinard, direttore operativo dello Sdis Ille-et-Vilaine. (Il telegramma/Claire Staes)

L’ONF, da parte sua, ha acquistato un veicolo antincendio dotato di un serbatoio da 600 litri. “Nel periodo più critico, quello dal 15 giugno al 15 settembre, pattugliamo ormai i luoghi a rischio dalle 11:00 alle 19:00”, spiega Marie Dubois, direttrice dell’agenzia bretone dell’Ufficio nazionale delle foreste. Nove volte su dieci è l’uomo che appicca un incendio lanciando un mozzicone di sigaretta. Questo è il motivo per cui i pattugliamenti si svolgono soprattutto nei fine settimana, quando ci sono molti pedoni.

Altra novità è che ogni settimana, nel periodo di maggior rischio, l’ONF effettua un rilevamento della vegetazione. Misura le precipitazioni e il livello di umidità su un’erica: Calune e su un arbusto molto presente nella foresta di Rennes: Bourdaine.

Infine, dopo i grandi incendi del 2022, ora nel dipartimento vengono formati ogni anno 200 vigili del fuoco sugli incendi boschivi. Anche i venti agenti dell’ONF che lavorano a Ille-et-Vilaine ricevono una formazione. “Un incendio boschivo non può essere controllato allo stesso modo di un incendio urbano”, aggiunge Jérôme Guinard. Ad esempio, possiamo essere rapidamente circondati dalle fiamme se il vento cambia. La formazione è necessaria. »

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