Pechino chiede “calma” dopo la revisione della dottrina nucleare russa

Pechino chiede “calma” dopo la revisione della dottrina nucleare russa
Pechino chiede “calma” dopo la revisione della dottrina nucleare russa
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Mercoledì la Cina ha chiesto “calma” e “moderazione” il giorno dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto che amplia le sue possibilità di utilizzo di armi nucleari.

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“Nelle circostanze attuali, tutte le parti dovrebbero mantenere la calma ed esercitare moderazione, lavorando insieme attraverso il dialogo e la consultazione per allentare le tensioni”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian durante la conferenza stampa regolare.

“La posizione della Cina, che incoraggia tutte le parti ad allentare la tensione (…) e ad impegnarsi per una soluzione politica della crisi ucraina, rimane invariata”, ha aggiunto il portavoce.

Nel millesimo giorno della sua offensiva contro l’Ucraina, Vladimir Putin ha firmato martedì un decreto che amplia le possibilità di utilizzo di armi nucleari, subito dopo che gli Stati Uniti hanno autorizzato Kiev a colpire il suolo russo con missili a lungo raggio di fabbricazione americana.

Putin ha avvertito alla fine di settembre che qualsiasi attacco effettuato da un paese non nucleare, ma sostenuto da una potenza dotata di armi atomiche, potrebbe essere considerato un’aggressione “congiunta”, che potrebbe richiedere l’uso di armi nucleari.

Questa revisione della dottrina nucleare russa è stata ampiamente denunciata dall’Occidente.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha denunciato martedì un atteggiamento di “escalation” della Russia in Ucraina, invitando Vladimir Putin a “ragionare” e invitando Xi Jinping a far valere “tutto il suo peso” su Mosca.

“Ho chiesto al presidente Xi Jinping di usare tutto il suo peso, la sua pressione, la sua capacità negoziale nei confronti del presidente Putin affinché fermi gli attacchi”, ha detto.

Per quanto riguarda il conflitto russo-ucraino, la Cina chiede regolarmente colloqui di pace e rispetto dell’integrità territoriale di tutti i paesi, compresa l’Ucraina.

Ma non ha mai condannato la Russia per la sua invasione su larga scala del territorio ucraino, iniziata nel febbraio 2022. Le relazioni economiche, diplomatiche e militari tra Pechino e Mosca si sono addirittura rafforzate.

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