“Ho pensato: sono davvero queste le mie gambe?”: una madre e sua figlia, vittime di una sostanza tossica dopo una nuotata, ne escono con enormi vesciche

“Ho pensato: sono davvero queste le mie gambe?”: una madre e sua figlia, vittime di una sostanza tossica dopo una nuotata, ne escono con enormi vesciche
“Ho pensato: sono davvero queste le mie gambe?”: una madre e sua figlia, vittime di una sostanza tossica dopo una nuotata, ne escono con enormi vesciche
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Gli eventi si sono svolti sulle rive del lago del Bourget, sulla spiaggia del Canottaggio, ad Aix-les-Bains, in Savoia.

Più paura che danno per questa madre e sua figlia. Lo scorso 9 giugno, infatti, sono rimasti vittime di una sostanza tossica proveniente da una pianta.

Ma come è potuto accadere ciò? Tutto è iniziato il 9 giugno, quando hanno deciso di recarsi in riva al lago del Bourget, sulla spiaggia del Canottaggio ad Aix-les-Bains, in Savoia. Non per nuotare, perché l’acqua era troppo fredda, ma semplicemente per bagnarsi le braccia e le gambe, riferisce il Dauphiné Libéré.

Solo il giorno successivo, lunedì 10 giugno, la ragazza ha notato segnali preoccupanti, soprattutto sulle gambe. “Ho avuto un po’ di dolore, bruciava, si vedeva che era tutto rosso” spiega a BFMTV.

Le due donne decidono allora di recarsi al pronto soccorso di Aix-les-Bains. Lì, un medico le ha prescritto una crema a base di corticosteroidi e farmaci antiallergici, ma le vesciche che avevano iniziato ad apparire continuavano a crescere.

“Ero tipo, quelle sono davvero le mie gambe? Sono io?” Mi sono detta che non erano i piedi, stavo avendo un incubo. Si vedeva da un momento all’altro che la vescica si gonfiava davanti ai miei occhi.aggiunge la madre ai nostri colleghi.

Fitofotodermatosi

Intervistata da BFMTV, Marie-Odile Riou-Gotta, responsabile del dipartimento di dermatologia del Centro ospedaliero Métropole Savoie, discute del possibile contatto con una pianta che potrebbe essere stata nel lago.«Noi la chiamiamo fitofotodermatosi, detta anche dermatite da prato. È la combinazione del contatto con la sostanza tossica di una pianta e dell’esposizione al sole».

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