La migliore saga di fantascienza è tornata: quanto vale la serie The Acolyte? – Serie di notizie

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È questa la nuova serie di Star Wars attesa dai fan: “The Acolyte” è finalmente disponibile su Disney+. Allora, quanto vale questa fiction inedita?

Di cosa parla?

Mentre l’Ordine Jedi è al suo apice e la prosperità regna nell’Alta Repubblica, vengono commessi numerosi crimini misteriosi. Un rispettato maestro Jedi condurrà un’indagine che lo metterà contro un pericoloso guerriero del suo passato.

Man mano che emergono nuovi indizi, i due intraprendono un percorso oscuro dove forze sinistre dimostreranno loro che non sempre tutto è come sembra…

Con chi è?

I due eroi di Star Wars: The Acolyte sono interpretati da Amandla Stenberg, rivelata in The Hunger Games e poi vista in The Hate U Give e Bodies Bodies Bodies, e Lee Jung-Jae, protagonista della serie sudcoreana Squid Game.

Studi Walt Disney

Il resto del cast comprende Carrie-Anne Moss (Matrix, Jessica Jones della Marvel), Manny Jacinto (The Good Place, Top Gun: Maverick), Dafne Keen (Logan, Queste Oscure Materie), Jodie Turner-Smith (Anne Boleyn). Charlie Barnett (Russian Doll, Tu), Dean-Charles Chapman (Il Trono di Spade, 1917), Joonas Suotamo (Mercoledì, Star Wars) e Rebecca Henderson (Call Jane).

Vale la pena dare un’occhiata?

Molto attesa dai fan di Star Wars, la serie The Acolyte aveva il fascino principale di essere una fiction ambientata in un periodo poco conosciuto e poco esplorato dell’universo di Star Wars. Con la certezza di portare una ventata di aria fresca e un nuovo sguardo alla storia dei Jedi, The Acolyte non poteva che sorprendere.

E dopo aver visto quattro episodi – o metà della serie (o della prima stagione, se la serie dovesse essere rinnovata) – di The Acolyte, possiamo sicuramente dire che sale in cima alla classifica delle diverse serie Star Wars su Disney+ .

E questo grazie al lavoro della sua creatrice, showrunner e produttrice esecutiva Leslye Headland (che ha lavorato a Russian Doll), descritta da Charlie Barnett, uno degli attori, come un grande fan:

“Ma oltre ad essere una grande fan, sento che in una certa misura potresti chiamarla una storica di Star Wars. Ha una conoscenza così ricca e vasta. E abbiamo potuto attingere alla tua conoscenza durante le riprese.”*

Un ritorno alle origini

Leslye Headland racconta una nuova storia ambientata 100 anni prima dell’ascesa dell’Impero, in un’epoca in cui regna la pace e l’Ordine Jedi e la Repubblica prosperano senza alcuna guerra.


2024Lucasfilm Ltd. &TM. Tutti i diritti riservati.

Ma quando esseri oscuri che brandiscono la Forza arrivano a sconvolgere l’equilibrio, è tempo di mettere in discussione le cose. La serie Acolyte ritorna alle fondamenta della saga di Star Wars riconsiderando la differenza tra il bene e il male, l’equilibrio nella Forza e soprattutto l’egemonia dell’Ordine Jedi nella galassia.

Il viaggio dei personaggi di The Acolyte ricorderà ovviamente ai fan di Star Wars altre figure iconiche e complesse della saga, in particolare Anakin Skywalker.

Se la storia della serie non cade nel facile effetto specchio, resta comunque ispirata a vecchie opere e gli appassionati potranno individuare alcuni riferimenti a film, ma anche a videogiochi come Star Wars: Ordine caduto Jedi O Star Wars: I Cavalieri della Vecchia Repubblica.

Se The Acolyte si inserisce perfettamente nell’universo di Star Wars, trae ispirazione principalmente dai film sui samurai e dal lungometraggio Kill Bill di Quentin Tarantino, come ci ha spiegato il cast della serie.

“Uno dei nostri più grandi riferimenti è stato Kill Bill. È stato uno dei primi film che Leslye [Headland, la showrunneuse] e ho parlato. Abbiamo molti film preferiti in comune. E Leslie ha proiettato Kill Bill per tutta la troupe prima che iniziassimo le riprese.”*, ha spiegato Amandla Stenberg.

Dafne Keen continua: “Ci siamo ispirati anche a molti film sui samurai e avevamo un team di stuntman davvero incredibile. Tutti i combattimenti sono stati disegnati da Christopher Cowan, che viene dal mondo degli anime e adora questi riferimenti visivi.

E li ha disegnati in un modo così bello che quando li guardi, non è solo per lo stile. È violento, ma bellissimo e incredibile”*.

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2024Lucasfilm Ltd. &TM. Tutti i diritti riservati.

Un inizio promettente per una serie che deve ancora rivelare cosa ha nello stomaco

La serie è riuscita a creare un proprio universo ed un’estetica con una messa in scena viscerale e autentica, grazie ai talenti di Leslye Headland, Kogonada, Alex Garcia Lopez e Hanelle Culpepper, privilegiando il più possibile le ambientazioni reali, che forniscono un apprezzabile realismo ed effetti speciali più fluidi. rispetto all’uso eccessivo del volume (come in altre serie di Star Wars).

Con personalità forti, abilità intriganti e flashback ben forniti, i personaggi di The Acolyte diventano gradualmente accattivanti, indipendentemente dalla loro comunità o dalla parte che hanno scelto, anche se alcuni hanno un tempo sullo schermo limitato.

Per ora, la forza di The Acolyte risiede nella sua essenza organica e nell’intenzione spirituale di immergerci nelle domande e nei dubbi degli Jedi e sfidare le loro certezze.

Ma la serie può ancora guadagnare potere spingendo ulteriormente il cursore delle emozioni e soprattutto abbracciando una dimensione più politica come in Andor. Abbiamo la sensazione che non abbia ancora rivelato tutti i suoi segreti e che non abbia giocato tutte le sue carte, e dovremo guardare il resto della serie per poter giudicare appieno.

Con episodi abbastanza brevi – tra i 32 e i 45 minuti – e un ritmo abbastanza sostenuto, The Acolyte a volte trascura lo sviluppo più profondo dei personaggi. Ma riteniamo che la serie sia destinata ad evolversi nell’arco di più stagioni (ce lo auguriamo!) e che la posta in gioco reale sia molto più alta di quanto lasciano intendere i primi episodi.

*Commenti raccolti da Mégane Choquet il 28 maggio.

I primi due episodi della serie “Star Wars: The Acolyte” sono disponibili su Disney+. Il resto della serie verrà pubblicato online al ritmo di un episodio a settimana.

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