“È stata la notizia peggiore della mia vita.” Eliud Kipchoge non si è ancora ripreso. Il due volte campione olimpico di maratona ha dichiarato a BBC Sport Africa di aver subito una campagna di molestie online in seguito all’incidente mortale del suo rivale Kelvin Kiptum lo scorso febbraio. Minacciato di morte insieme alla famiglia, il 39enne keniano aveva visto il suo nome falsamente legato alla morte del detentore del record della maratona.
“Ho ricevuto tante brutte cose: bruceremo il tuo campo (di allenamento), bruceremo la tua città, bruceremo la tua casa, la tua famiglia”, spiega. Eliud Kipchoge non ha voluto sporgere denuncia né avvisare la polizia: “Non ho il potere di andare alla polizia per dire loro che la mia vita è in pericolo. Quindi la mia preoccupazione era dire alla mia famiglia di essere estremamente consapevole e attenta. Avevo davvero paura che i miei figli andassero a scuola! »
Kipchoge “ha perso il 90% dei suoi amici”
Il due volte campione olimpico, che quest’estate punta a una tripletta a Parigi, non ha voluto cambiare il luogo di allenamento o lo spazio abitativo per garantire la sua sicurezza. Assicura ancora che questo abuso online ha interrotto la sua prestazione. Kipchoge è arrivato 10° alla Maratona di Tokyo il 3 marzo, il suo peggior piazzamento dal suo debutto nel 2013. “Quando ero a Tokyo, sono rimasto tre giorni senza dormire”, ha rivelato.
Kipchoge dice anche di aver “perso circa il 90% dei suoi amici” in “un mese difficile” in cui molti dei suoi parenti credevano veramente nel suo coinvolgimento nel tragico incidente di Kiptum. “È stato davvero doloroso per me apprendere che anche la mia stessa gente, i miei compagni di allenamento, coloro con cui sono in contatto mi insultano”, ha concluso. Adesso non mi fido di nessuno! »
