Contro l’LGV del Sud-Ovest, manifestazione fatta di “giochi” ma anche di eccessi in Gironda

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DIMOSTRAZIONE – Polizia nel fango e Kaplas gigante. Sabato 12 ottobre gli oppositori della futura linea ferroviaria ad alta velocità (LGV) del Sud-Ovest si sono riuniti in Gironda per tentare «d’amplificatore» il loro movimento. Insieme al movimento ambientalista Rivolte della Terra, hanno manifestato contro questa linea che dovrebbe avvicinare Tolosa a Parigi nel 2032, come puoi vedere nel nostro video qui sopra.

Secondo la gendarmeria si tratta di 800-1.000 persone, di cui una « proporzione forte » di attivisti “incappucciato”si sono incontrati in un campo a Lerm-et-Musset, un villaggio a 75 km a sud di Bordeaux. Composto da a “villaggio di cura” con i medici, a “scelto spazio campeggio misto e misto”un bar e stand di un’associazione, il campo ha iniziato ad accogliere gli attivisti questo venerdì.

La manifestazione (non dichiarata) ha poi preso la forma di canti e giochi, come ad esempio a “Giga Kapla”E “Mille Bornes” o a “Disse il naturalista”. Una torre di legno, destinata a fungere da “attenzione” per il futuro, è stato eretto in particolare nella valle del Ciron, affluente della Garonna, e nella sua foresta di faggi ancestrali, sito classificato Natura 2000 e minacciato dalla LGV, secondo gli oppositori.

Scontri con la gendarmeria

Le autorità si aspettavano tra i 3.000 e i 5.000 manifestanti questa settimana “diverse centinaia di individui molto violenti”. I gendarmi ne hanno individuati una ventina “File S” e persone già controllate durante le manifestazioni contro la A69 in Occitania. Un elicottero che sorvegliava la zona nella notte tra venerdì e sabato è stato preso di mira dai mortai pirotecnici che non lo hanno colpito.

Sabato si è verificato anche un breve scambio di proiettili quando i manifestanti hanno danneggiato un’auto delle forze dell’ordine bloccata, senza causare feriti. Anzi, secondo i manifestanti i gendarmi lo avrebbero fatto “impantanato nel tentativo di seguire l’azione Giga-Kapla contro l’LGV”prima che il loro veicolo fosse etichettato e danneggiato.

L’LGV è ampiamente sostenuto dalle comunità dell’Occitania, ma, in Nuova Aquitania, l’opposizione al progetto – nato negli anni ’90 e rilanciato dal 2020 – è di lunga data, mescolando eletti e parlamentari locali, residenti, forestali e viticoltori. I collettivi locali hanno fatto appello alle Rivolte della Terra, note in particolare per la loro opposizione “bacini” del Poitou, per “fuori dai radar a livello nazionale”.

Un progetto “mortale” e “faraonico”.

Questa linea dovrebbe abbreviare il viaggio in treno tra Parigi e Tolosa di 73 minuti e distogliere così i passeggeri dall’aereo. Una diramazione attraverso la foresta delle Landes dovrebbe collegare Dax a Bordeaux in venti minuti in meno rispetto a oggi e consentire, un giorno, collegamenti diretti con la Spagna.

I lavori sono iniziati a nord di Tolosa, ma resta da rilasciare entro la fine di novembre la necessaria autorizzazione per gli sviluppi ferroviari a sud di Bordeaux (AFSB), precedenti al progetto LGV vero e proprio previsto per il 2028. Il presidente (PS) di Nouvelle-Aquitaine, Alain Rousset, difende a “investimento per almeno un secolo”supposto “uscire” di strada i 10.000 camion che tornano ogni giorno dalla Spagna, liberando per il trasporto merci le linee esistenti.

Ma gli oppositori denunciano un progetto “mortale”che secondo loro porterebbe all’artificializzazione di circa 5.000 ettari. Sostengono un rinnovamento delle linee esistenti da sviluppare “treni giornalieri” e criticare l’imposizione di una tassa speciale su più di 2.300 comuni, vicini al percorso, per questo progetto “faraonico” cofinanziato dallo Stato, dagli enti locali e dall’Unione Europea.

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