migliaia di persone alla marcia dei bianchi

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Rose bianche o rosa

Sotto uno spiazzo, Place La Fayette, nel centro della città, era gremita di gente e, tra i tanti presenti, anche funzionari eletti che portavano rose bianche o rosa. Alcune persone indossavano magliette con lontre, un riferimento al soprannome di Matisse datogli da suo padre Christophe Marchais.

Presente un piccolo gruppo di estrema destra

I genitori di Matisse erano in testa al corteo silenzioso, dietro uno striscione con l’immagine del figlio. Gli esercizi commerciali erano quasi tutti chiusi e molti avevano nella vetrina la foto dell’adolescente o di una lontra.

Matisse era apprendista cuoco presso il CFA de l’Indre e suo padre possiede un ristorante. Nonostante l’appello del padre di Matisse in particolare a guardarsi da ogni strumentalizzazione politica, venerdì sera un piccolo gruppo di estrema destra ha esposto striscioni davanti al municipio: “Giustizia per Matisse”, “Sveglia francese”.

Divieto prefettizio di manifestazioni ad Albi per l’omicidio di Matisse

Il prefetto del Tarn ha emesso un’ordinanza che vieta le manifestazioni domenica ad Albi, dopo che un piccolo gruppo di estrema destra ha annunciato un raduno in omaggio a Matisse e la FSU locale ha indetto una contromanifestazione. Sul suo account Instagram, il piccolo gruppo identitario Patria Albiges ha indetto per domenica una “manifestazione per Matisse”, che secondo la prefettura potrebbe “creare un alto rischio di disturbo dell’ordine pubblico”. Il collettivo si è particolarmente distinto nelle ultime settimane per espressioni negli spazi pubblici rivolte a stranieri o persone di origine straniera, ha ricordato la prefettura che sottolinea anche che nel marzo 2023 si sono verificati scontri tra membri di Patria Albiges e membri dell’ultrasinistra ad Albi .

Secondo il prefetto dell’Indre, Thibault Lanxade, l’operazione è stata “molto rapida”. “Erano circa dieci. Hanno spiegato le loro bandiere e se ne sono andati”. L’azione è stata rivendicata dal piccolo gruppo “Animus Fortis” sul proprio account X.

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L’aggressore in custodia cautelare

L’adolescente è morto in seguito alle ferite riportate il 27 aprile, dopo diverse coltellate durante una “rissa” avvenuta nel quartiere di Saint-Denis, secondo il pubblico ministero di Bourges.

Il suo presunto aggressore è stato incriminato lunedì sera per “omicidio” e posto in custodia cautelare, mentre sua madre, 37 anni e sospettata di aver “schiaffeggiato la vittima ferita”, è stata incriminata per “violenza intenzionale” su “persona vulnerabile”.

L’omicidio di Matisse arriva dopo una nuova ondata di violenze tra giovani, come il pestaggio mortale a Viry-Châtillon (Essonne) di Shemseddine, 15 anni, e in piena campagna per le elezioni europee.

In questo contesto, la nazionalità afghana dei due imputati – in una situazione legale in Francia – ha portato diversi esponenti della destra e dell’estrema destra a denunciare la “politica migratoria” del governo.

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