Ad Aubagne, il corteo del 1° maggio recita: “Fermate la discarica”

Ad Aubagne, il corteo del 1° maggio recita: “Fermate la discarica”
Ad Aubagne, il corteo del 1° maggio recita: “Fermate la discarica”
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Ma dove sono le persone?“ dice una manifestante, con l’adesivo della CGT saldamente attaccato all’impermeabile. Se l’anno scorso la mobilitazione del 1° maggio fosse”storico“ad Aubagne, con 600 persone – cioè”altre tre volte– che nel 2022 aveva sottolineato il sindacato locale della CGT – quest’anno la partecipazione è stata piuttosto timida.

Dovevano aver avuto paura del tempo. Oppure sono andati a Marsiglia“, commenta un Aubagnais davanti al Cercle de l’harmonie, sul Cours Beaumond.

È da lì che il corteo, dietro lo striscione “Stop alla rottamazione”, marcia verso Cours Foch, tra due piccole gocce. Non sarà la pioggia a fermare questi cento Aubagnai il 1° maggio.

L’anno scorso c’è stato un vero e proprio entusiasmo di protesta nei confronti della riforma delle pensioni, ricorda un manifestante, che seguiva il corteo in Rue de la République. E ci sono state violenze con la polizia durante le manifestazioni del 1° maggio nelle grandi città, ma per noi ad Aubagne è piuttosto festosa!

Nella musica, accompagnati da una chitarra, una fisarmonica e l’amplificatore che esce dal furgone, si ritrovano a cantare in coro “Vogliamo continuare a ballare ancora!” nel mezzo del corso Foch.

È in questo clima bonario che chiedono i manifestanti “un aumento dei salari, il rafforzamento della sicurezza sociale, l’adeguamento e la riduzione dell’orario di lavoro, il miglioramento della rappresentatività attraverso il rafforzamento dei diritti sindacali, garantendo la libertà di espressione, list Jérome Knibbe, segretario generale del sindacato locale CGT di Aubagne, al microfono. Soluzioni”per i domani luminosi e i giorni felici.

“Non è la Festa dei Lavoratori, è la Festa dei Lavoratori”

C’è urgente bisogno di dire cose sbagliate. Sia nei servizi pubblici che nel sociale. Siamo delusi, abbiamo bisogno di più solidarietà tra esseri umani“, sottolinea Aurélie, che è venuta con sua figlia. “Non è la Festa dei Lavoratori, è la Festa dei Lavoratori e tutto ciò che ciò comporta“, sottolinea Marie-Madeleine, un’insegnante che si mobilita da diversi anni, in particolare contro “austerità per i servizi pubblici“.

“Molti dipendenti, sindacalisti e attivisti denunciano le politiche regressive e aggressive dei datori di lavoro, aiutati in questo da un governo più propenso a garantire dividendi ai nostri azionisti che a migliorare i diritti e la sicurezza dei lavoratori, aggiunge Jérôme Knibbe, pur sottolineando che “ La Francia è al penultimo posto in Europa per numero di infortuni mortali sul lavoro.

Dopo questo mini-ballo improvvisato nel centro della città, il corteo ritorna al Circolo dell’Armonia, dove li attende un “pasto fraterno” con musica, con il concerto di solidarietà di Lynette Horner e della sua cricca. Il tutto in un’atmosfera da osteria che invita a giornate soleggiate.

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