Dovrete avere pazienza per scoprire l’intelligenza artificiale di Apple in Francia

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Annunciata in pompa magna due settimane fa, l’intelligenza artificiale di Apple non è pronta per il GDPR europeo.

È una doccia fredda per chi sperava di scoprire l’intelligenza artificiale di Apple non appena iOS 18 e gli altri sistemi operativi dell’azienda fossero stati rilasciati all’inizio dell’anno scolastico. È ufficiale: alcune delle funzionalità più attraenti di Apple Intelligence – questo il nome dell’intelligenza artificiale di Apple – mancheranno almeno per il 2024.

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Tre funzionalità di punta, inclusa Apple Intelligence, incompatibile con DMA

A causa delle incertezze normative causate dal Digital Markets Act (DMA), non prevediamo di essere in grado di implementare tre funzionalità – iPhone Mirroring, miglioramenti alla condivisione dello schermo SharePlay e Apple Intelligence – per i nostri utenti europei quest’anno. » In questa dichiarazione ufficiale di Apple, condivisa con i colleghi di Numerama, Apple non lascia dubbi: la maggior parte delle funzionalità su cui si è concentrata durante la conferenza di apertura del WWDC del 10 giugno non saranno disponibili in Europa quest’anno.

Si tratta dell’Apple Intelligence (e quindi del nuovo Siri, del miglioramento dell’editing delle immagini, dell’assistente alla scrittura, ecc.), della funzione iPhone Mirroring (che permette di utilizzare l’iPhone direttamente dal Mac) e della nuova versione di SharePlay (che verrà utilizzata in particolare per il supporto, consentendo a terzi di assumere il controllo di un dispositivo).

In questione: la legge sui mercati digitali. Dopo che l’Unione Europea ha costretto Apple ad abbassare le sue barriere, in particolare per quanto riguarda la presenza di negozi di applicazioni alternative su iOS, lo afferma Apple “Preoccupato che i requisiti di interoperabilità del DMA potrebbero imporci di compromettere l’integrità dei nostri prodotti, mettendo così a repentaglio la privacy e la sicurezza dei dati degli utenti”.

Vera paura o scommessa?

Per quanto nell’ambito della legge sui mercati digitali abbia senso il lancio ritardato dell’Apple Intelligence, un’intelligenza artificiale che dovrebbe essere integrata assolutamente in tutti i sistemi iOS, è più difficile capire esattamente quale sia il problema con l’iPhone Screen Mirroring.

A Numerama, Apple condivide la preoccupazione di vedere un giorno macOS definito come un “controllore di accesso” e di essere quindi costretta a rispettare le stesse regole di iPhone in termini di apertura alla concorrenza. Il brand quindi va sul sicuro, almeno inizialmente.

Il che spinge giustamente i media francesi a chiedersi cosa nasconda davvero questo annuncio scioccante. Sappiamo che Apple è molto infastidita dall’Unione Europea e dalle sue regole sulla libera concorrenza. Certamente Apple ha ragione a ritardare il lancio delle sue funzionalità di punta per garantire la conformità al DMA ed evitare così una multa molto salata. Ma il modo in cui viene comunicato suona come una dichiarazione politica, volta a mettere fianco a fianco l’UE e gli utenti iPhone in Europa, che di fatto si ritrovano danneggiati da queste misure protezionistiche.

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