Marte, Giove: l’esplorazione del sistema solare è iniziata bene

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Sistema solare, volume 1: Marte – il pianeta rosso, Bruno Lecigne (sceneggiatura), Fabien Bedouel (disegno), Flavia de Vita (colori). Éditions Glénat, 64 pagine, 15,50 euro. (uscita il 27 marzo 2024)
Sistema solare, volume 2: Giove – il pastore degli asteroidi, Bruno Lecigne (sceneggiatura), Afif Khaled e Xavier Dujardin (disegno), Flavia de Vita (colori). Éditions Glénat, 64 pagine, 15,50 euro. (uscita il 27 marzo 2024)

IONon è facile mescolare la scienza popolare e le anticipazioni di storie di fantasia. È questa, però, la sfida di questa nuova serie lanciata dalle edizioni Glénat in collaborazione con l’Osservatorio di Parigi e l’Università PSL.

Il pretesto iniziale è, ovviamente, un po’ artificiale. Sulla Luna viene scoperto un manufatto sconosciuto e gigantesco. Si tratta infatti di un’astronave aliena precipitata lì 2500 anni fa, ma miracolosamente preservata e dalla quale è sopravvissuto un alieno. Con il suo aiuto viene formato un team internazionale di esplorazione spaziale per scoprire – cosa inimmaginabile con le nostre attuali tecnologie terrestri – i diversi pianeti del sistema solare. Tutti sono motivati ​​dallo spirito di scoperta, mentre l’alieno – ribattezzato “Clarke”, in onore dello scrittore Arthur C. Clarke – spera di ritrovare anche lui un altro vascello del suo popolo scomparso.

Prima tappa, marzo. Sul pianeta rosso, la missione esplorativa si troverà inizialmente confrontata con una gigantesca tempesta di polvere, poi uno degli astronauti rischierà di morire durante una caduta in un canyon marziano. Ma questo primo contatto con la superficie di Marte sarà anche l’occasione per entrare in contatto con il cratere ghiacciato.

La seconda tappa, Giove, è ancora più spettacolare, con un’immersione nella massa gassosa del pianeta gigante o un tuffo nell’oceano interno del suo satellite Europa.

Ogni album racchiude così la sua dose di sorprese, da un tramonto marziano azzurrognolo alla scoperta degli anelli di Giove, ma anche nei rapporti personali che si instaurano all’interno del team di astronauti e con la loro strana guida aliena.

Se facciamo un po’ fatica ad aderire inizialmente al concetto che cerca di mantenere sia l’aspetto rigorosamente scientifico delle informazioni fornite ma anche di offrire una storia avventurosa con la sua dose di colpi di scena e intrighi (quali sono, per esempio, davvero gli obiettivi di Clarke?), la fusione finisce per aver luogo – e questo dal primo terzo del primo album, Mars. Lo sceneggiatore, l’esperto Bruno Lecigne (scrittore di fantascienza autore di una trentina di libri, redattore presso Humanoids Associés dal 1986 al 2022, sceneggiatore televisivo, ecc.), riesce a bilanciare i due aspetti della storia, senza che la licenza narrativa di finzione prevalga su le informazioni astronomiche o che queste ultime siano troppo pesanti nel racconto.

Visivamente anche la parte disegnata è riuscita, con un bel tratto realistico e leggermente stilizzato ma soprattutto rappresentazioni molto belle dello spazio o dei pianeti attraversati. Questa chiarezza grafica è rafforzata da una bella colorazione. E il cambio di designer a seconda dell’album non pregiudica la coerenza generale: Fabien Bedouel garantisce il primo volume, Mars, e la carta grafica dell’insieme; due giovani autori provenienti dall’animazione, Afif Khaled e Xavier Dujardin che curano il volume su Giove).

Dopo questi primi due viaggi spaziali, questo è un modo piacevole per imparare divertendosi. E con il timbro di credibilità fornito dagli esperti che supervisionano la serie.

Nella tradizione didattica delle edizioni Glénat – e come per le collane storiche sui grandi uomini della Storia o della Massoneria – una scheda complementare, alla fine dell’album, predisposta da un comitato scientifico composto da astrofisici dell’Osservatorio di Parigi ci permette di esplorare ulteriormente gli aspetti menzionati nel fumetto.

Prossimo viaggio: verso Saturno e i suoi anelli.

Giove si avvicina…

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