Jonathan Drouin manda in malora diversi milioni di dollari

-

Dietro le quinte del Colorado Avalanche sta prendendo forma una saga in cui si parla di dare priorità ai problemi rispetto alle prestazioni.

Al centro di questo intrigo c’è Jonathan Drouin, relegato in fondo alle preoccupazioni del GM Chris MacFarland, nonostante la sua salute mentale ritrovata e la sua stagione straordinaria.

Mentre Drouin, in cerca di stabilità mentale, cerca di restare a Denver, sembra essere messo da parte, condannato a sacrificarsi economicamente per il bene della squadra.

Nel frattempo, l’attenzione dei media è attirata dai montaggi russi di incertezza che circondano altre due figure importanti.

Gabriel Landeskog, il capitano assente da due anni, evoca con ironia il suo ipotetico ritorno sui ghiacci, tra settembre e metà aprile, alimentando le speculazioni.

Tuttavia, le sue ultime due stagioni sono state segnate da infortuni persistenti, che lo hanno tenuto fuori dai giochi da quando ha vinto la Stanley Cup nel 2022.

Allo stesso tempo, la lotta di Valeri Nichushkin con le sostanze lo ha messo sotto i riflettori per le ragioni sbagliate.

Il suo periodo nel programma di assistenza della NHL dopo una seconda recidiva ha seminato incertezza sul suo immediato futuro.

Con i 13 milioni di dollari rappresentati da Landeskog e Nichushkin in sospeso, il GM MacFarland si sta destreggiando tra scenari incerti, pur dovendo fare i conti con un rigido tetto salariale.

Le parole di MacFarland oscillano tra l’indulgenza e la fermezza nei confronti delle sue stelle cadute. Landeskog merita tempo per riprendersi completamente, mentre Nichushkin è costretto a prendersi i prossimi sei mesi per riprendersi… senza stipendio…

Eppure, nonostante la sua prestazione notevole, Drouin sembra essere trattato come un giocatore non prioritario, un giocatore che probabilmente dovrà accontentarsi di un contratto ben al di sotto del suo valore.

Le sfide si moltiplicano per MacFarland e il suo team di reclutatori. La necessità di mantenere alcuni agenti liberi mentre si destreggiano tra i vincoli di bilancio ci spinge a esplorare tutte le strade. Mathias Brunet di La Presse riassume bene la situazione sulla stampa.

“Certamente vorremo mantenere alcuni giocatori svincolati acquisiti lo scorso marzo (Sean Walker, Brandon Duhaime, Yakov Trenin…), ma non ci saranno soldi per tutti. Dovremo trovare giocatori sostitutivi a basso stipendio. “

“La squadra attualmente ha solo sei attaccanti della NHL e quattro difensori sotto contratto.”

In questo fiasco, Drouin, nonostante i suoi 56 punti per noccioline (825.0000 dollari), rischia di essere relegato al secondo posto.

Ma per lui restare a Denver non è solo una questione finanziaria, ma anche di salute mentale e benessere. Mentre la squadra guarda al futuro, resta da vedere se Drouin alla fine troverà il suo posto in questa squadra in continua evoluzione.

Dovrà mandare in malora diversi milioni. Perché il Colorado vuole ingaggiarlo a prezzo scontato. Come se stessimo approfittando di lui. Come se Colorado sapesse quanto vuole restare…al punto da passargli un limone…

Ingiusto… su tutta la linea…

-

NEXT Memorial Cup: Owen Beck e gli Spirit si dirigono verso la finale, dominando Moose Jaw 7 a 1