Jesperi Kotkaniemi ha passato un limone a Trevor Timmins: attenzione a Tij Iginla

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Attenzione a non commettere lo stesso errore di Jesperi Kotkaniemi.

Nel mondo dell’hockey, i tornei junior sono spesso un terreno scivoloso per valutare il potenziale dei giovani giocatori. Questo è un fatto che Jesperi Kotkaniemi ha illustrato con il suo clamoroso fallimento nella NHL.

Nel 2018, al Campionato Mondiale Under 18, Kotkaniemi ha fatto colpo portando la Finlandia alla vittoria, dominando la competizione e accumulando nove punti in sette partite.

Le sue prestazioni furono così folgoranti da mettere a tacere gli scettici, scalando le classifiche di reclutamento per essere finalmente scelto dai Montreal Canadiens al terzo posto assoluto. Prima di Brady Tkachuk e Quinn Hughes.

Tuttavia, la realtà ha rapidamente raggiunto l’entusiasmo. Nonostante un inizio promettente nella NHL, Kotkaniemi ha avuto i suoi alti e bassi (per lo più bassi), combattendo problemi con motivazione e coerenza.

Il suo sviluppo è stato ostacolato dalla mancanza di entusiasmo nell’allenamento, che ha ostacolato i suoi progressi. La storia di Kotkaniemi mette in luce un fenomeno ricorrente nel mondo dell’hockey: la tendenza a sopravvalutare le prestazioni nei tornei junior.

È una lezione che alcuni sembrano aver dimenticato, come dimostra l’entusiasmo attorno a Tij Iginla, che recentemente ha brillato con una doppietta contro una squadra ceca davvero debole.

Tuttavia, i tornei junior, come il Campionato Mondiale Under 18, non sono sempre un barometro affidabile del potenziale di un giocatore.

La competizione può essere sbilanciata, con l’assenza di alcuni dei migliori talenti che decidono di snobbare il torneo o che sono ai playoff juniores e un livello di gioco inferiore a quello del Mondiale Junior Under 20, come ha dimostrato Mathias Brunet nella stampa.

Macklin Celebrini è assente come Connor Bedard l’anno prima. Ivan Demidov e i difensori Artyom Levshunov e Anton Silayev sono assenti poiché la Russia non può partecipare.

Cayden Lindstrom e Berkly Catton sono fuori. Sam Dickinson e Zayne Parekh sono nei playoff dell’OHL. Insomma, Iginla può giocare un ruolo da protagonista, ma non lo vogliamo a Montreal. Sarebbe un altro errore prendere questo attaccante troppo presto.

Le squadre NHL dovranno quindi stare attente nelle valutazioni, evitando di lasciarsi trasportare da prestazioni appariscenti in questi tornei.

La storia di giocatori come Tyson Jost, che hanno goduto di fugaci successi nei tornei junior prima di stagnare nel loro sviluppo professionale, dovrebbe servire da promemoria.

Quindi, mentre gli occhi degli scout si rivolgono al Campionato Mondiale Under 18 di quest’anno, è importante tenere presente che le prestazioni individuali devono essere contestualizzate e valutate con cautela.

Le squadre che hanno successo sono quelle che riescono a vedere il vero talento dietro i riflettori dei tornei junior.

Trevor Timmins si è lasciato ingannare come un bambino, mentre Kotkaniemi gli passava un limone. Non lo perdoneremo mai a Montreal.

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