I casi di pertosse sono in aumento in Alvernia-Rodano-Alpi

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Padiglione H dell’Ospedale Édouard Herriot © Tim Douet

Dall’inizio del 2024, l’ARS Auvergne-Rhône-Alpes ha ricevuto un gran numero di segnalazioni di casi di pertosse, l’organizzazione ribadisce le raccomandazioni sulla vaccinazione e le azioni da seguire.

La regione Alvernia-Rodano-Alpi ha registrato un forte aumento dei casi di pertosse dall’inizio del 2024, l’ARS (Agenzia regionale della sanità) informa in un comunicato stampa di aver ricevuto “più di 150 segnalazioni di casi di pertosse dall’inizio del 2024 rispetto alle 11 segnalazioni dell’intero 2023”. Secondo i dati dell’organizzazione, Savoia, Alta Savoia, Drôme e Rodano registrano il maggior numero di denunce, poiché la pertosse viene trasmessa generalmente da adulti e può contagiare in media 15 persone.

Raccomandazioni e azioni da seguire

È in questo contesto che l’organizzazione ha ricordato, in un comunicato stampa, le raccomandazioni vaccinali e le azioni da intraprendere, sottolineando la natura contagiosa di questa malattia, che può causare “gravi rischi per le persone vulnerabili: neonati non vaccinati, donne incinte, anziani e persone immunocompromesse o con malattie respiratorie preesistenti”.

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L’ARS Auvergne-Rhône-Alpes ricorda l’obbligo di vaccinazione per i neonati, così come per le donne incinte a partire dalla seconda metà della gravidanza, e la vaccinazione raccomandata per le persone che potrebbero essere a contatto con i neonati.

Lo ricorda anche l’organizzazione “l’immunità tende a diminuire dopo 5 anni. Per questo motivo è consigliabile effettuare i richiami all’età di 6 anni, poi tra gli 11 e i 13 anni, a 25 anni e poi ogni 20 anni fino ai 65 anni e ogni 10 anni dai 65 anni” .”

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