Tumori della pelle: tecnologia e intelligenza artificiale per lo screening

Tumori della pelle: tecnologia e intelligenza artificiale per lo screening
Tumori della pelle: tecnologia e intelligenza artificiale per lo screening
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Come migliorare lo screening del cancro della pelle? In un contesto di carenza di dermatologi in Francia, le tecnologie all’avanguardia combinate con l’intelligenza artificiale potrebbero rivelarsi ausili diagnostici sempre più preziosi.

Da ottobre, a Evreux, cittadina situata a un centinaio di chilometri a ovest di Parigi, un’immensa macchina alta tre metri e larga cinque – Vectra 360 – è capace di fotografare quasi tutta la superficie della pelle di un paziente in un solo scatto, grazie alle sue 92 lenti ad alta definizione.

Lo scanner produce una mappa delle lesioni visibili e di tutti i nei.

“Il medico può quindi, a distanza, scegliere di ingrandire quello che sembra sospetto per analizzarlo”, spiega Isabelle L’Hôpital, che dirige la società France Dermatologie Territoires, all’origine del progetto.

L’obiettivo di questo settore dell’imaging dermatologico è quello di migliorare l’individuazione del melanoma in un reparto che, come molti altri, deve far fronte a “lunghi ritardi nell’ottenere un appuntamento dal dermatologo” a causa della carenza di questi specialisti.

Ogni anno in Francia vengono scoperti circa 18.000 casi di melanoma, il più aggressivo dei tumori della pelle, che provocano 2.000 morti.

Confronti

Il melanoma è un tumore della pelle che assomiglia a un neo ma spesso presenta le seguenti caratteristiche: asimmetria, bordi irregolari, colori multipli, ingrossamento o cambiamento dell’aspetto.

Il numero di nuovi casi ogni anno ha registrato un aumento costante negli ultimi due o tre decenni. Ma grazie al miglioramento dello screening e all’introduzione di nuovi trattamenti, il tasso di mortalità tende a stabilizzarsi negli ultimi anni.

Diversi produttori stanno cercando di rivoluzionare il trattamento precoce di questo grave cancro.

“Dalla fine degli anni ’90 molti studi si sono dotati delle cosiddette macchine dermatoscopiche digitali, che permettono di scattare foto della pelle di un paziente e poi confrontarle durante le sedute successive per vedere se i granelli di bellezza si sono evoluti.” Lo dice all’AFP Luc Thomas, specialista in cancro della pelle e medico presso l’ospedale universitario di Lione.

In Francia il tedesco FotoFinder si è affermato tra i dermatologi.

Ma le tecnologie si stanno evolvendo: la qualità delle immagini è notevolmente migliorata. Precedentemente in grado di fotografare la pelle cm2 per cm2, le macchine ora possono catturare quasi l’intera superficie corporea.

La startup francese SquareMind spera di commercializzare quest’anno la sua soluzione “innovativa”: un braccio robotico che gira attorno al paziente.

“Offrirà in pochi minuti una fotografia dell’intero corpo, zoomabile sulle lesioni fino ad altissima definizione”, ha detto all’AFP Ali Khachlouf, fondatore di SquareMind, presente al recente spettacolo Vivatech.

“Una cernita”

A Marsiglia, nel sud della Francia, l’AP-HM è stato equipaggiato nel 2022 con il sistema Vectra, prodotto negli Stati Uniti. La macchina, che costa circa 400.000 euro, è stata finanziata grazie all’aiuto di industriali e della Cancéropole de PACA.

“Dobbiamo utilizzare la tecnologia per migliorare le nostre pratiche”, sostiene Jilliana Monnier, oncodermatologa, responsabile del centro automatizzato di screening del melanoma a Marsiglia, che la utilizza.

In un momento in cui l’offerta dermatologica si sta riducendo, l’automazione di alcune fasi dispendiose in termini di tempo nello screening del melanoma consentirà di monitorare in modo più preciso i pazienti che ne hanno più bisogno, spiega.

In secondo luogo, gli operatori sperano di poter contare sull’aiuto dell’intelligenza artificiale, prodotta da queste macchine. Documentando automaticamente la superficie cutanea di un gran numero di persone, sarà possibile creare una storia completa delle lesioni e dei nei di questi pazienti.

L’obiettivo sarà poi quello di sviluppare algoritmi di intelligenza artificiale in grado di identificare facilmente e rapidamente lesioni nuove, progressive o sospette sulla pelle nel suo insieme.

“Oggi la macchina non è ancora in grado di fornire una diagnosi”, spiega Jilliana Monnier. Vale a dire, confermare se questa o quella lesione è un melanoma.

Ma entro due anni, Ali Khachlouf si aspetta un’intelligenza artificiale in grado di rilevare il melanoma “con un alto livello di sicurezza”.

“L’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata per fare una sorta di cernita, anche se la decisione finale spetterà sempre al medico”, dice Luc Thomas.

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