Riceve un risarcimento di 680.000 euro dopo l’epidurale

Riceve un risarcimento di 680.000 euro dopo l’epidurale
Riceve un risarcimento di 680.000 euro dopo l’epidurale
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È una storia come nessun’altra. A causa di un” lieve disturbo mentale », una giovane donna frequenta l’istituto medico-educativo (IME) di La Roseraie de Lille nel 2018. Ma per poter dare alla luce il suo primo bambino, decide di interrompere gli studi. Nel luglio dello stesso anno viene ricoverata nel reparto maternità di Jeanne-de-Flandres. In effetti, sta manifestando alcuni segni di preeclampsia. La preeclampsia è a malattia che si può contrarre durante la gravidanza. Combina l’alta pressione sanguigna e la presenza di proteine ​​nelle urine.. Deriva da una disfunzione della placenta.

Con un parto previsto per il 12 agosto, la giovane dovrà poi partorire prematuramente il suo bambino il 23 luglio. Per un parto più agevole, i medici le hanno somministrato un’epidurale. Ma lì. Da allora la giovane presenta ancora gravi postumi del parto. Per quello ? Durante l’epidurale ha contratto una “ infezione nosocomiale eccezionale.

Complicazioni a seguito di un’epidurale

Appena pochi giorni dopo il parto e quindi l’applicazione dell’epidurale, la giovane lamentava dolori alla schiena. Il tribunale poi spiegherà che il suo dolore aveva” prima trattato applicando una borsa dell’acqua calda, [qui fut] responsabile di ustioni cutanee.

Il dolore divenuto incessante, la giovane ha quindi effettuato degli esami. Visti i risultati, i medici hanno prescritto degli antibiotici. Ma tutto è cambiato il 27 luglio 2018. Il paziente lamentava ora un “ deficit sensoriale » su entrambe le gambe. Il personale medico ha quindi sospettato una “compressione del midollo spinale e dei nervi”.

La giovane deve poi sottoporsi ad un intervento perché presenta” una paraplegia flaccida con capacità motorie pari a 0 su 5″. Successivamente abbiamo appreso che il paziente aveva infatti contratto un’infezione da stafilococco aureo localizzato” nello spazio epidurale“.

Indennizzo pari a 680.000 euro

La responsabilità del Centro ospedaliero regionale (CHR) di Lille viene sottolineata dai giudici in seguito al ritardo nell’assistenza della giovane dopo il parto. Questo ritardo, durato più di cinque ore, ha avuto conseguenze drammatiche sulla salute del paziente. Ora deve camminare con l’aiuto delle stampelle.

Lei mantiene i postumi neurologici che portano al dolore quotidiano e richiedendo l’ausilio di bastoni inglesi per la deambulazione, che resta difficoltosa con una durata massima stimata in trenta minuti.

Le indagini rivelano una grave disfunzione tra i servizi ospedalieri e più in particolare l’inerzia del reparto di radiologia. Quest’ultimo non avrebbe reagito in assenza di un “voucher di trasmissione” urgente, ritardando così la diagnosi e il trattamento dell’infezione da stafilococco aureo.

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