Prevenire il burnout del caregiver attraverso il teatro: un approccio innovativo

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type="image/avif"> type="image/webp"> type="image/jpeg">>>>I caregiver affrontano situazioni emotivamente pesanti e stressanti. L’associazione L’Étincelle du Soin, attraverso la sua formazione ispirata al teatro, offre strumenti per vivere meglio questa vita quotidiana e rafforzare i legami tra le équipe sanitarie. Un metodo che dimostra la sua efficacia nel migliorare i rapporti con i pazienti, ma anche tra colleghi.

«Non tutti gli ospedali sono allo stesso livello… Il CHU è ancora più grave… Si sa: lì ci sono i medici migliori. Mio figlio non resterà qui”. Questa frase è pronunciata da un giovane padre di un bambino prematuro, in un ospedale alla periferia di Marsiglia. La sua aggressività, che maschera la sua angoscia di padre, viene accolta come uno schiaffo in faccia dalle due figure che si prendono cura del bambino.

Entrambi rivivono questa situazione, una settimana dopo, durante un laboratorio di giochi di ruolo realizzato da Étincelle de Soin, un’associazione che forma i caregiver sui temi della relazione di cura, attraverso il teatro.

Questa associazione è stata creata 10 anni fa dalla dottoressa Lélia Bracco, endocrinologa, e Karine Casati, attrice e formatrice. “Se inizialmente avevamo creato l’associazione affinché la cura dei pazienti migliorasse attraverso la formazione sulla relazione… ci siamo subito accorti che essa ci permette soprattutto di prenderci cura dei caregiver”.

“I workshop ospedalieri rappresentano una rara opportunità per gli operatori sanitari di parlare di ciò che sperimentano quotidianamente. Hanno poco tempo per farlo e non sempre hanno gli strumenti o gli spazi per farlo. Passare per il teatro, attraverso i giochi, permette di scaricare in modo indiretto esperienze pesanti. Ciò ti permette di liberare la parola e attrezzarti in modo divertente”, spiega Karine. “Veniamo anche a portare i nostri approfondimenti recitativi e formativi per sensibilizzare su ciò che può minare la relazione e quindi pesare sui caregiver”.

I caregiver testimoniano ciò che questi laboratori portano loro: sono luoghi di prospettiva, per prendere coscienza dei propri sentimenti, per esternarli, per ritornare a ciò che può aver causato un problema con un paziente e uscire con semplici chiavi per evitare di rivivere lo stesso tipo di situazione. Anche le squadre partono più unite e rilassate.

Il teatro, con la sua dimensione corporea, insolita ed emotiva, ci permette di vivere le cose “ad un altro livello”. “Offrendo prospettiva e creando un movimento interiore tra i partecipanti, i nostri strumenti consentono di trasformare in modo sostenibile il modo in cui comprendiamo la relazione tra operatori sanitari e pazienti, per il benessere di tutti”.

Partendo dalla constatazione che prendersi cura degli operatori sanitari e della loro relazione con i pazienti è uno dei modi per migliorare la salute di tutti, l’Étincelle du Soin propone formazione negli ospedali, ma anche interventi teatrali di sensibilizzazione (spettacoli, conferenze insolite) nei convegni o eventi.

Per saperne di più:

etincelledusoin.com

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NEXT risorse ma anche punti di vigilanza