non dorme per 40 ore e cerca di uccidere il marito e il bambino

non dorme per 40 ore e cerca di uccidere il marito e il bambino
non dorme per 40 ore e cerca di uccidere il marito e il bambino
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Afflitta da terribili allucinazioni dopo il parto, tentò di uccidere suo marito e il suo bambino. Uno scenario terribile a causa di una malattia poco conosciuta, la psicosi postpartum, le cui conseguenze si sono aggravate a causa di una crudele mancanza di sonno. Si chiama Laura e ha 35 anni, la giovane, vittima di allucinazioni, ha iniziato ad avere incubi poco dopo la nascita del bambino, al punto da non voler più dormire. “La mancanza di sonno è peggiorata. Mio marito stava dormendo ed ero arrabbiata con lui, quindi ho iniziato ad essere aggressiva nei suoi confronti”. ha detto al Sun.

Poi, un giorno in macchina, accadde il peggio. “Mi sentivo come se qualcuno stesse cercando di prendere uno di noi e volevo solo che stessimo insieme. E l’unico modo per farlo era sbattere contro un muro”. La trentenne, che non dormiva da 40 ore, ha cominciato quindi ad accelerare, mettendo in atto il suo piano. Fortunatamente il marito, in preda al panico, è riuscito a premere il pulsante di avvio/arresto dell’auto, azione che ha rallentato il veicolo, permettendogli di scendere con la figlia. Alla fine, la giovane donna è stata ricoverata in ospedale e le è stato somministrato aloperidolo, un farmaco antipsicotico. È stata attentamente monitorata prima di riprendersi.

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Sebbene sia comune sperimentare il “baby blues” dopo il parto, la psicosi postpartum è diversa e dovrebbe essere trattata come un’emergenza medica. È una grave malattia mentale che colpisce circa 1 madre su 1.000 che partorisce. I sintomi principali di solito si verificano entro le prime due settimane e comprendono allucinazioni, deliri, umore basso e sensazione di grande confusione.

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Tieni presente che la privazione del sonno può, da parte sua, portare a disturbi dell’umore, instabilità psicomotoria, disturbi visivi, disturbi somestesici, disturbi dell’udito o addirittura disorganizzazione del pensiero.

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