E se la cannabis fosse usata per uccidere le larve di zanzara?

E se la cannabis fosse usata per uccidere le larve di zanzara?
E se la cannabis fosse usata per uccidere le larve di zanzara?
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Citronella, menta piperita, lavanda… Molte piante vengono spesso presentate come repellenti per zanzare particolarmente efficaci. Un recente studio della Ohio State University (Stati Uniti), pubblicato sulla rivista Insects e riportato da Technology Networks, aggiunge una nuova pianta alla lista nera di questi parassiti: la canapa. La ricerca degli scienziati ha anche individuato la sostanza responsabile del loro disgusto, che altri non è che il cannabidiolo (CBD).

Un composto che, nell’uomo, può aiutare a trattare l’ansia, il dolore o l’insonnia, ingerendolo sotto forma di olio, caramelle o anche tisana.

Richieste piccole quantità

I ricercatori si sono ispirati a uno studio precedente che aveva scoperto che le proprietà della corteccia di una pianta originaria del Madagascar funzionavano come insetticida naturale e repellente per le zanzare. Gli entomologi hanno quindi cercato di determinare se la canapa potesse fornire un’alternativa praticabile e sicura agli attuali biopesticidi.

Per testare gli effetti tossici della cannabis contro le larve di zanzara, il team ha preso foglie di canapa essiccate all’aria, le ha polverizzate in una polvere fine e le ha immerse nel metanolo per alcune settimane per raggiungere le concentrazioni di CBD desiderate. Il metanolo è stato poi rimosso dalla soluzione per facilitare l’analisi chimica, e l’estratto è stato infine incluso nel cibo delle larve. Nel giro di 48 ore morirono tutti, anche quelli che avevano sviluppato una resistenza naturale agli insetticidi, sebbene gli scienziati usassero quantità relativamente piccole di cannabidiolo.

Ulteriori studi

Erick Martinez Rodriguez, autore principale dello studio, ritiene che questi risultati costituiscano un passo importante nella lotta contro le zanzare, che possono trasmettere molteplici malattie gravi, come la febbre gialla, la dengue o il Zika. “È molto importante riuscire a controllare questi parassiti in una fase iniziale, quando sono più vulnerabili”, afferma l’entomologo. Quest’ultimo sottolinea inoltre che la coltivazione della canapa è poco costosa e più sostenibile rispetto a quella di altri prodotti naturali utilizzati per respingere le zanzare.

Tuttavia, saranno ancora necessari ulteriori studi per analizzare l’impatto del CBD su organismi non bersaglio, come le api o altri insetti impollinatori. Gli scienziati vogliono evitare di disturbarli introducendo sostanze potenzialmente dannose per il loro ambiente.

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