Sylvie Retailleau e Frédéric Valletoux hanno presieduto il 3° Comitato direttivo strategico interministeriale per la strategia decennale di lotta contro il cancro 2021 – 2030

Sylvie Retailleau e Frédéric Valletoux hanno presieduto il 3° Comitato direttivo strategico interministeriale per la strategia decennale di lotta contro il cancro 2021 – 2030
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Questa sessione ha permesso di ricordare le principali scadenze per l’anno 2024, un anno segnato dall’inizio dei lavori sulla sua valutazione intermedia e dallo sviluppo della sua seconda tabella di marcia per il periodo 2026-2030. In questa occasione, il National Cancer Institute ha presentato a tutti gli stakeholder una proposta per valutare la prima roadmap (2021 – 2025) nonché un primo calendario di sviluppo della seconda parte della strategia decennale. I ministri sono tornati sui risultati emblematici presentati nella 3e riferire al Presidente della Repubblica. Hanno inoltre incoraggiato tutte le parti interessate a mantenere e amplificare i propri sforzi per il pieno successo delle azioni della strategia a beneficio dell’intera popolazione.

2024: un anno cruciale nella preparazione del rapporto intermedio

La lotta contro il cancro beneficia di una strategia a lungo termine con un’implementazione nell’arco di 10 anni per dare visibilità alle parti interessate e consentire trasformazioni profonde. Strutturato attorno a 4 aree prioritarie, persegue l’obiettivo di ridurre il peso delle malattie nella vita quotidiana dei francesi. Con 237 azioni, per le quali è stanziato un budget totale di 1,74 miliardi di euro, per i primi 5 anni beneficia di finanziamenti adeguati alle sue ambizioni.

Il suo dispiegamento, come previsto dal decreto n. 2021-119 del 4 febbraio 2021 (articolo L1415-2 1° del codice della sanità pubblica), prosegue “in un approccio dinamico. Gli obiettivi e le priorità vengono adattati in base ai risultati grazie ad una valutazione intermedia.

Durante questo comitato direttivo strategico, il National Cancer Institute ha proposto una metodologia di valutazione che inizierà quest’anno, a meno di due anni dalla fine della prima tabella di marcia. L’obiettivo è adeguare i temi e le azioni a metà dell’attuazione della strategia. Ciò comporta l’identificazione delle esigenze e delle leve per; ove opportuno, rafforzare, adattare e completare le azioni definite nella prima tabella di marcia che si conclude nel 2025.

Questo lavoro di valutazione:

Per le 237 azioni:

  • individuare, nell’ambito delle 237 azioni, quelle realizzate e l’eventuale seguito da dare;
  • riformulare o riorientare alcuni di essi;
  • proporre, se necessario, nuove azioni.

Per i 41 temi:

  • misurare il livello di realizzazione delle azioni e, quando possibile, il raggiungimento dei risultati attesi

Per i 4 assi prioritari:

  • determinare i principali progressi e i possibili limiti nel raggiungimento dei propri obiettivi.

Questa valutazione intermedia, che avrà luogo tra la metà del 2024 e la metà del 2025, si baserà su una valutazione delle azioni svolte da ciascun pilota, sul parere del Consiglio scientifico internazionale dell’Istituto e su un’analisi delle i principali indicatori disponibili.

Tutto il lavoro svolto guiderà lo sviluppo della seconda roadmap 2026 – 2030.

2026-2030: una seconda tabella di marcia concertata con tutti gli attori e le parti interessate

Al termine della valutazione intermedia potranno iniziare i lavori per elaborare la seconda roadmap della strategia decennale, per il periodo 2026 – 2030.

Al di là della valutazione, il suo sviluppo si baserà su una fase di riflessione condotta all’interno degli organi del National Cancer Institute, una fase di consultazione con tutti i partner e le parti interessate, nonché una riflessione prospettica con tutti i progetti pilota. Sarà oggetto di scambi regolari con i ministeri di vigilanza.

Verranno consultate anche le autorità del National Cancer Institute per fornire il loro contributo.

L’anno 2025 sarà dedicato, in più fasi, alla definizione di questa seconda tabella di marcia e del suo quadro di bilancio. Il progetto sarà oggetto di scambi periodici con i ministeri di vigilanza e sarà condiviso con gli organi di governo della strategia decennale e con quelli dell’Istituto nazionale contro i tumori.

La proposta per una seconda tabella di marcia sarà inviata dal National Cancer Institute al governo alla fine del 2025 per un’effettiva attuazione all’inizio del 2026.

Il comitato di indirizzo strategico interministeriale

Questo comitato interministeriale, presieduto dai direttori di gabinetto del Ministero della Salute e del Ministero dell’Istruzione Superiore, si riunisce ogni anno.
L’organismo responsabile di garantire il buon funzionamento della strategia, adotta le misure necessarie per la gestione strategica, ad esempio riorientando le azioni, aggiungendo o rimuovendo misure, su raccomandazione del comitato direttivo operativo. Nel frattempo si terrà conto del parere espresso dal consiglio scientifico dell’Istituto nazionale contro il cancro sull’importanza della strategia decennale di lotta contro il cancro.

È composto dai direttori dell’amministrazione centrale e dai direttori delle aziende sanitarie responsabili degli interventi, da un direttore generale in rappresentanza delle aziende sanitarie regionali (ARS), dal direttore generale del Fondo nazionale di assicurazione malattia (CNAM), dal presidente e amministratore delegato dell’Istituto nazionale della Salute e della Ricerca Medica (Inserm), il Presidente e il Direttore Generale dell’Istituto Nazionale dei Tumori. Comprende anche due personalità qualificate, Madame Linda Camboninsegnante-ricercatore e dottore in sanità pubblica e il professor Pascal Hammelgastroenterologo ed epatologo.

Gli assi e gli obiettivi della strategia decennale di lotta contro il cancro

Asse 1 – “migliorare la prevenzione”

  • ridurre il numero di tumori prevenibili di 60.000 casi all’anno entro il 2040 (quasi la metà dei nuovi tumori ogni anno potrebbero essere evitati);
  • effettuare un milione di screening in più entro il 2025 (screening per il cancro al seno, al collo dell’utero e al colon-retto).

Asse 2: limitare i postumi e migliorare la qualità della vita

  • ridurre da 2/3 a 1/3 la percentuale di pazienti che soffrono di postumi 5 anni dopo la diagnosi di cancro.

Asse 3 – Lotta contro i tumori con prognosi sfavorevole

  • migliorare significativamente il tasso di sopravvivenza dei tumori con la prognosi peggiore, entro il 2030 (tumori con un tasso di sopravvivenza a 5 anni inferiore al 33%).

Asse 3: garantire che il progresso vada a vantaggio di tutti

  • garantire a tutti l’accessibilità dei progressi nella lotta contro il cancro.

Le risorse

  • Scarica 3e relazione sulla strategia decennale al Presidente della Repubblica.
  • Consulta la strategia decennale di lotta al cancro 2021 – 2030.
  • Accedi alla tabella di marcia 2021-2025.

A proposito del National Cancer Institute

Agenzia di sanità pubblica e competenza scientifica, il National Cancer Institute è stato creato dalla legge sulla sanità pubblica del 9 agosto 2004. Guida l’impegno nazionale per ridurre il numero di tumori e il loro impatto nel nostro paese. Per fare questo, l’Istituto riunisce e coordina coloro che sono coinvolti nella lotta contro il cancro nei settori della prevenzione, dello screening, della cura, della ricerca e dell’innovazione. Portatore di una visione integrata delle dimensioni sanitaria, medica, scientifica, sociale ed economica legate alle patologie oncologiche, mette la propria azione al servizio di tutti i concittadini: pazienti, parenti, caregiver, utenti del sistema sanitario, popolazione generale, operatori sanitari , ricercatori e decisori. L’Istituto assicura l’attuazione della strategia decennale di lotta contro il cancro 2021-2030.

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