dopo Mélenchon, tocca a Tondelier e Castets invocare una “candidatura comune” della sinistra

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dopo Mélenchon, tocca a Tondelier e Castets invocare una “candidatura comune” della sinistra
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Lucie Castets (a sinistra) e Marine Tondelier, a Lille, nel nord della Francia, il 27 luglio 2024. UN HARSIN/CALCIO

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La responsabile ecologista Marine Tondelier e Lucie Castets, candidata a Matignon per il Nuovo Fronte Popolare (NFP) l'estate scorsa, ha convocato sabato 30 novembre per un incontro “domanda congiunta” della sinistra alle prossime elezioni presidenziali, all’indomani di un intervento sullo stesso tema di Jean-Luc Mélenchon.

“Ora dobbiamo organizzarci per ottenere la maggioranza in Parlamento e vincere le prossime elezioni presidenziali”affermano i due firmatari di un articolo pubblicato online sul sito del quotidiano “Ouest-”. “Crediamo che ogni vittoria sia una storia di squadra e che l’urgenza ci imponga di essere in grado di unirci attorno alle nostre convergenze”sottolineano.

Annunciano la creazione del sito « gagnons-ensemble.fr » che dovrebbe servire da “quadro di riflessione e di azione comune, per vincere la battaglia culturale contro la destra e l’estrema destra”.

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I due firmatari pongono come prerequisito quanto presentano: “auspicare una candidatura congiunta per le prossime elezioni presidenziali, senza porre questo o quel nome come prerequisito per il lavoro collettivo”.

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Questa presa di posizione di Marine Tondelier e Lucie Castet arriva all'indomani di una dichiarazione di Jean-Luc Mélenchon che non è passata inosservata poiché assomiglia ad un'offerta di servizi.

Il leader della sinistra radicale ha proposto venerdì a coloro che vogliono unirsi a La France insoumise (LFI) di indossare “una domanda congiunta” sulla base del suo programma in caso di elezioni presidenziali anticipate.

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“Siamo favorevoli ad una candidatura congiunta. Ce lo siamo detti dieci volte, in base al programma. E visto che proseguiamo con il programma, beh, venga chi vuole, è il benvenuto”ha lanciato il leader della LFI che chiede le dimissioni di Emmanuel Macron, e spera quindi nell'organizzazione di elezioni presidenziali anticipate.

Il leader, già tre volte candidato alle presidenziali, ha proposto a “offerta federale” ha “quelli che vogliono” unisciti a LFI a “presentare una candidatura congiunta per le elezioni presidenziali”. Ha escluso il Partito Comunista dal suo approccio e “la destra del partito socialista” auto “ci rifiutiamo di farci strada con persone che ci insultano lungo la strada”.

A cura di Le Nouvel Obs con AFP

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