La loro morte porta a 307 il numero dei soldati dell’IDF uccisi durante l’offensiva di terra contro Hamas e le operazioni lungo il confine di Gaza, nota The Times of Israel.
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L’esercito israeliano ha dichiarato sabato che otto soldati sono stati uccisi nel sud della Striscia di Gaza nell’attacco più mortale degli ultimi mesi.
Dei soldati è stato nominato solo uno, specifica The Times of Israel: si tratta del capitano Wassem Mahmoud, 23 anni, vice comandante di compagnia nel 601esimo battaglione del Combat Engineer Corps, originario di Beit Jann.
Le famiglie degli altri sette soldati sono state informate e si prevede che i loro nomi saranno resi noti in un secondo momento.
Si prevede che queste morti alimenteranno le richieste di cessate il fuoco e aumenteranno la rabbia dell’opinione pubblica israeliana per le esenzioni previste per gli ultraortodossi nell’esercito.
L’attacco è avvenuto mentre le forze israeliane continuavano a spingersi dentro e intorno alla città meridionale di Rafah e gli attacchi hanno colpito diverse aree di Gaza, uccidendo almeno 19 palestinesi, ha detto il Guardian.
In precedenza, l’ala militare di Hamas aveva detto che i combattenti avevano teso un’imboscata a un veicolo corazzato, uccidendo e ferendo numerosi soldati israeliani, nell’area di Tel Al-Sultan a ovest di Rafah, dove le forze israeliane avanzavano da settimane.
La guerra di Israele a Gaza ha ucciso più di 36.700 palestinesi, secondo il ministero della sanità di Hamas, che nei suoi conteggi non fa distinzioni tra civili e combattenti. Le perdite israeliane, secondo la compilazione di diverse fonti, ammontano a quasi 1.500 persone, tra civili e tutte le forze di sicurezza messe insieme.
Fonti aggiuntive • The Guardian, The Times of Israel
