Dopo aver sfondato, Kendji Girac (27 anni) è onesto riguardo agli zingari: “Ammetto che mi fa strano ogni volta…”

Dopo aver sfondato, Kendji Girac (27 anni) è onesto riguardo agli zingari: “Ammetto che mi fa strano ogni volta…”
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A soli 27 anni, Kendji Girac è già a figura emblematica della musica franceseconosciuto non solo per i suoi successi musicali ma anche come uno dei volti più famosi del comunità zingara in Francia. La sua carriera, lanciata dopo una clamorosa vittoria al “ La voce“, ha continuato a salire, rendendolo un esempio di successo per molti.

Kendji Girac e l’immagine degli zingari nei media

Sebbene sia orgoglioso delle sue radici, Kendji Girac ha spesso espresso il suo disagio nei confronti del rappresentazione unidimensionale degli zingari nei media. Durante una recente apparizione al programma “Clique”, condotto da Mouloud Achour, ha avuto l’opportunità di parlare di questo delicato argomento.

Alla domanda su cosa pensa degli spettacoli televisivi incentrati su eventi come i matrimoni all’interno della comunità zingara, Kendji ha risposto con toccante franchezza: “Mi rende strano ogni volta. La gente vede solo questo di noi: matrimoni o compleanni. Mostrano sempre la stessa cosa. Dopo un po’, può sembrare che sia tutto ciò che facciamo. C’è molto altro da mostrare. La nostra comunità è piena di artisti, cantanti, atleti, pugili e persino giocatori di football eccezionali. Purtroppo questi aspetti spesso rimangono nell’ombra. »

Un portavoce inconsapevole

Kendji, che non si è mai ufficialmente posizionato come portavoce della comunità zingara, sente tuttavia una certa responsabilità a causa del suo status pubblico. Le sue parole hanno un peso e sceglie di usarle per incoraggiare una rappresentazione più diversificata ed equilibrata del suo popolo.

Verso una migliore comprensione

L’intervento di Kendji Girac a Mouloud Achour non voleva essere solo un momento televisivo ma un’opportunità per aprire un dialogo più ampio su come i media e la società percepiscono gli zingari. Attraverso le sue parole, Kendji spera di provocare una riflessione sulla necessità di andare oltre i cliché per esplorare la ricchezza e la diversità della cultura gitana.

Il colloquio con Mouloud Achour è stato molto più di una semplice intervista; era un appello per una rappresentazione più giusta e più ricca degli zingari nei media francesi. Un appello che, spera Kendji, sarà ascoltato dai creatori di contenuti, dai giornalisti e dal pubblico in generale. Nel frattempo il cantante continua a brillare tantissimo con i suoi musica solo attraverso il suo impegno verso la sua comunità, sperando di influenzare positivamente l’immagine degli zingari presso il grande pubblico.

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