L’analisi di Bruno Irles dopo lo 0-0 tra Olanda e Francia a Euro 2024: “Una partita debole a livello tecnico”

L’analisi di Bruno Irles dopo lo 0-0 tra Olanda e Francia a Euro 2024: “Una partita debole a livello tecnico”
L’analisi di Bruno Irles dopo lo 0-0 tra Olanda e Francia a Euro 2024: “Una partita debole a livello tecnico”
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Bruno Irles, ex allenatore del Pau, del Quevilly-Rouen, che ha promosso in Ligue 2, poi del Troyes, che ha mantenuto in Ligue 1, ma senza squadra dalla sua partenza da Molenbeek (Belgio), decifra il pareggio (0-0) tra gli Azzurri e l’Olanda, venerdì sera a Euro 2024.

Bruno, questo 0-0 ti fa desiderare di più?

Penso che chi, questo venerdì sera, ha scelto di andare al festival musicale, non abbia fatto una cattiva scelta (sorride). Perché per me entrambe le squadre, e ancor di più l’Olanda, ma anche la Francia, hanno privilegiato l’equilibrio, l’aspetto difensivo, la sicurezza, rispetto a quello offensivo. Quindi, in effetti, i Paesi Bassi erano l’apice. Perché per noi resta una nazione di calcio 4-3-3, molto offensivo. E lì è stata molto limitata, con solo contropiedi nel primo periodo e una situazione nel secondo in cui avrebbero potuto ottenere la vittoria (gol rifiutato a Simons, 69esimo).

Penso che chi, questo venerdì sera, ha scelto la rassegna musicale, non abbia fatto una cattiva scelta.

Bruno Irles. Foto Richard Brunel

E da parte francese?

Ci sono diversi motivi per non segnare un gol. Perché dominavano, avevano la palla, avevano le situazioni. Il primo è questa ricerca, innanzitutto, di equilibrio. Poi abbiamo avuto un problema con il “grilletto” offensivo che Dembélé o Hernandez devono avere sulle fasce. La squadra non si è arresa in attacco. Gli unici due bravi per me sono stati i due centrocampisti della staffetta, Kanté e Rabiot, anche se lì c’è stato anche uno scarto tecnico. Come la partita in generale, che è stata debole sotto questo aspetto. Le opportunità sono arrivate da loro.

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La presenza di Mbappé avrebbe cambiato qualcosa?

NO. Nella prima partita neanche gli attaccanti segnarono e lui c’era, e la Francia vinse con un “csc” austriaco. Poi, grazie, questo venerdì sera, ad un’ottima partita di Maignan come i due centrali (Saliba e Upamecano), anche lei non ha subito gol. Questo deve essere sottolineato.

Preoccupato per il futuro?

No, perché abbiamo talenti capaci di fare molto meglio. Poi c’è un elemento di calcolo, che frustra noi spettatori, ma se parlo da allenatore l’obiettivo è qualificarsi (sorride). È anche una questione di lucidità. Ma semplicemente, il percorso non è reale. Anche se contro la Polonia, la squadra più debole del girone, dovremo puntare ai punti.

Commenti raccolti da Jean-Philippe Béal

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