SONDAGGIO. L’81% dei francesi non vuole Mélenchon a Matignon

SONDAGGIO. L’81% dei francesi non vuole Mélenchon a Matignon
SONDAGGIO. L’81% dei francesi non vuole Mélenchon a Matignon
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Si è presentato come candidato “naturale” per Matignon durante la campagna legislativa del 2022. Due anni dopo… “la Repubblica” non è sicuramente lui, squalificato dall’81% degli intervistati che giudicano Jean-Luc Mélenchon un successo. “cattivo primo ministro”.

A sinistra, in un contesto in cui La France insoumise non è più in grado di imporre la sua legge, l’82% dei socialisti e l’83% degli ecologisti, ancora più severi dell’insieme dei francesi, ne rifiutano la leadership. Demonetizzato dai suoi eccessi, dal rumore e dalla furia, Mélenchon si ritrova dietro tutte le figure della versione del Fronte Popolare di sinistra.

Il migliore a sinistra, Raphaël Glucksmann, è il favorito dei socialisti e degli ambientalisti e beneficia del sostegno del 51% degli elettori alle elezioni europee di Valérie Hayer. Un giusto riconoscimento dopo essere stato soprannominato dal candidato macronista fin dall’inizio della campagna, evocando la sua comunità di voti sulla stragrande maggioranza dei testi europei. Come il riequilibrio dell’equilibrio di potere tra LFI e PS, Glucksmann ricrea uno spazio per una sinistra di governo socialdemocratico che è stato il trampolino di lancio di Emmanuel Macron per accedere al potere.

François Ruffin non convince

Al contrario, François Ruffin, che recentemente si è unito a questo movimento di sinistra e si è candidato nel contesto di una possibile vittoria del Fronte popolare alle elezioni legislative, non convince, con il 28% di pareri positivi, escluso dal rifiuto massiccio di socialisti ed ecologisti.

Non sorprende che i migliori candidati alla carica, Jordan Bardella e Gabriel Attal, confermino la dinamica di un’opinione sedotta dal rinnovamento delle incarnazioni che rivendica, ciascuno a modo suo, una forma di conservatorismo attorno all’autorità, alla sicurezza e alla difesa dei valori tradizionali. Gabriel Attal beneficia di un punteggio elevato tra gli elettori socialisti europei (44%) e tra l’LR di François-Xavier Bellamy (68%). Un terzo di coloro che hanno votato per Bardella gli attribuiscono il merito di aver incarnato bene il ruolo di primo ministro.

Il resto dopo questo annuncio

La sorpresa a destra: Xavier Bertrand

La sorpresa a destra è Xavier Bertrand. Prima personalità repubblicana in questa classifica dei primi ministri, è sei punti davanti a Laurent Wauquiez, con il 32% di pareri positivi, un punteggio che rende merito alla sua strategia di presa di distanza dallo staff repubblicano, che ci permette di riassumere tra gli elettori di Glucksmann alle elezioni europee (41%), quelle di Valérie Hayer (57%) e quelle di François-Xavier Bellamy (65%).

Gérard Larcher ha già rifiutato l’incarico. Giustamente si colloca dietro a Laurent Wauquiez tra i contendenti di destra, con il 25% di pareri favorevoli.

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