Rabbia, preoccupazione, speranza. Tre parole hanno attraversato le manifestazioni contro l’estrema destra organizzate in tutta la Francia, su appello dei sindacati, e nel Finistère. “Certo che c’è apprensione, altrimenti perché saremmo qui”dice Céline, accompagnata anche dalla sua amica Céline, “siamo felici di vedere che nel corteo ci sono grandi e piccini”, qui a Quimper. Una settimana dopo la “Shock degli europei” e lo scioglimento dell’Assemblea nazionale, e due settimane prima delle elezioni legislative anticipate, “era fondamentale unirsi, perché bisogna sempre lottare per difendere i propri diritti”, sottolinea Liza, 18 anni. Almeno secondo i dati comunicati dalla prefettura del Finistère 8.200 persone hanno manifestato nel dipartimento.
Manifestanti città per città
- Brest : Dove il corteo di 4.400 persone è partito da Place de la Liberté, ritornando nello stesso luogo. Al termine della mobilitazione scoppiarono brevissimi scontri tra attivisti antifascisti e polizia. Secondo la prefettura di Finistère, i manifestanti vestiti di nero hanno lanciato proiettili in direzione della polizia. La polizia ha risposto con i gas lacrimogeni. Sessanta persone sono state disperse dalla polizia. Gli scontri sono durati solo pochi minuti, senza incidenti di rilievo.
- Quimper : 2600 manifestanti.
- Morlaix : 850 manifestanti.
- Quimperlé : 250 manifestanti.
- Landerneau : 100 manifestanti.
- Carhaix : 15 manifestanti. Da notare che già il giorno prima, venerdì, aveva avuto luogo una mobilitazione che aveva riunito 250 persone.