Yvelines: le case da 100.000 euro a Borloo appesantiscono i conti di questa comproprietà

Yvelines: le case da 100.000 euro a Borloo appesantiscono i conti di questa comproprietà
Yvelines: le case da 100.000 euro a Borloo appesantiscono i conti di questa comproprietà
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Renaud Vilafranca

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15 giugno 2024 alle 17:16

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La spinta verso la proprietà della casa si è trasformata, vent’anni dopo, in un vero grattacapo per gli interessati. IL Val Sully, comproprietaria della Val Fourré, a Mantes-la-Jolie (Yvelines), ha un debito di oltre un milione di euro. Questa è la conseguenza di un sistema messo in atto dallo Stato all’inizio degli anni 2000 – “case Borloo” – che separava l’acquisto di fabbricati e terreni. Il pagamento di quest’ultimo viene dilazionato nel tempo.

Le quarantaquattro abitazioni della residenza, distribuite tra quattro piccoli edifici e il resto dei padiglioninon sono quindi ancora proprietari del terreno su cui è situato il loro alloggio, costruito nel 2004. Esso appartiene ancora al Comune che ora ne richiede il pagamento, come concordato al momento dell’acquisto.

I comproprietari sono stati colti di sorpresa

I residenti, tuttavia, affermano di non sapere nulla della situazione, compresi coloro che si sono trasferiti nella residenza anni dopo la costruzione acquistando un immobile senza, presumibilmente, sapere che non comprendeva terreno. Altri, ben consapevoli della situazione, non avevano tuttavia previsto a tale spesa.

Questa sottigliezza è stata però scritta nero su bianco nelfattura di vendita. E ognuno ora deve acquisire la propria trama.

“Abbiamo un debito medio di 20.000 euro a persona. Costa un po’ di più per chi sta nelle case. Lo abbiamo imparato di recente”, confida un residente. Altre fonti indicano importi molto maggiori da pagare.

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Borloo è venuto a Mantes-la-Jolie per presentare il progetto

Nel 2005, Jean-Louis Borloo, allora ministro della Coesione sociale nel governo Villepin, ha lanciato il suo programma di case da 100.000 euro. Ha pianificato Da 20.000 a 30.000 proprietari di case all’anno per gli inquilini HLM su 700 siti idonei, attraverso diversi meccanismi, tra cui l’acquisto del terreno vent’anni dopo, al prezzo del tempo a cui aggiungere l’indice di aumento del costo della vita.

Nell’ottobre di quell’anno, il ministro si recò a Mantes-la-Jolie, nel cantiere della residenza Val Sully, per promuovere il suo programma presentato come una alternativa all’edilizia sociale per le famiglie a basso reddito, come riportato all’epoca Il corriere di Mantes. Probabilmente allora era lontano dall’immaginare che il suo progetto, che si era rivelato un vero flop, sarebbe diventato fonte di imbroglio quando sarebbe arrivato il momento di saldare il conto finale.

Nell’edizione del 26 ottobre 2005, “Le Courrier de Mantes” riportava la visita del ministro Jean-Louis Borloo a Val Sully, a Mantes-la-Jolie (Yvelines). ©Corriere di Mantes

Il municipio promette di trovare una soluzione

Il municipio dovrà presto incontrare il proprietà comune (che per il momento non ha voluto rispondere alle nostre domande) per offrirgli “la soluzione più accettabile e meno costosa possibile”. Da diversi mesi i servizi comunali analizzano questo dossier “complesso” e cercano di “capire la sistemazione” immaginata all’epoca, in particolare per sapere se il prezzo del terreno debba essere aggiornato al suo valore attuale.

“Molti comproprietari si trovano in una situazione delicata. Non siamo qui per fare soldi con le loro spalle”,

Fabien Corbinaud, vicesindaco responsabile dell’Urbanistica

Luna vie considerate significherebbe far ricadere questa acquisizione a carico della comproprietà, che la diluirebbe poi negli oneri, in proporzione alla superficie occupata da ciascun comproprietario.

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