Piano di addio alla presa di ostaggi di Ecolo e PS a Bruxelles: una giornata molto movimentata dopo le elezioni

Piano di addio alla presa di ostaggi di Ecolo e PS a Bruxelles: una giornata molto movimentata dopo le elezioni
Piano di addio alla presa di ostaggi di Ecolo e PS a Bruxelles: una giornata molto movimentata dopo le elezioni
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Che giorno dopo! Dopo il chiaro verdetto delle elezioni del 9 giugno, che hanno dato inizio ad una storica svolta a destra per il Belgio sotto l’egida del MR (1° a Bruxelles e in Vallonia), il ritorno degli Engagés de la N-VA di Bart De Wever, già ricevuta insieme ad altri dal Re, la parola era per i vinti. E si sono fatti sentire.

Ecolo, distrutto, ha visto rapidamente i suoi copresidenti attivare il piano Addio: Rajae Maouane si dimette, Jean-Marc Nollet lascia la politica. Dimissioni anche all’Open VLD. È toccato poi a François De Smet annunciare le sue dimissioni dalla DéFi, schiacciato in Vallonia (2,7%) e caduto a Bruxelles (8%), dove ha pagato a caro prezzo le sue liti interne. Nessuna dimissione, invece, per Paul Magnette, il boss del PS, che ha fatto di tutto per far credere che fosse pronto a partire. D’altro canto, il PS gioca una tattica audace: si autoinfligge l’opposizione… ovunque! Per il governo vallone e la Fed, scarso impatto: i socialisti si lasciano facilmente aggirare. Ma a Bruxelles, senza il 22% dei voti del PS, la regione assume un’aria ingovernabile per un MR costretto ad aprire la porta a Ecolo… mentre costruisce il suo successo elettorale bastonando i Verdi.

Abbiamo detto cristallino? Scacciate i peccati belga-belgi, ritornano al galoppo…

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