sette centri sanitari minacciati di chiusura “imminente”.

sette centri sanitari minacciati di chiusura “imminente”.
sette centri sanitari minacciati di chiusura “imminente”.
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A causa di gravi difficoltà finanziarie, sette centri sanitari gestiti principalmente dalla Croce Rossa rischiano di chiudere entro la fine di giugno nell’Île-de-France.

Sette centri sanitari dell’Ile-de-France rischiano di chiudere “imminente” a causa di difficoltà finanziarie e lasceranno decine di migliaia di pazienti senza medico curante, hanno avvertito lunedì le organizzazioni che rappresentano il settore, invitando le autorità pubbliche ad un “piano di salvaguardia “.

Il centro sanitario Richerand, nel 20° arrondissement di Parigi, e sei centri sanitari gestiti dalla Croce Rossa, a Parigi e nell’Hauts-de-Seine, rischiano di chiudere entro “la fine del mese”. “Decine di migliaia di pazienti si ritroveranno senza medico curante”, lamentano in un comunicato stampa l’Unione dei medici dei centri sanitari (USMCS) e la Federazione nazionale dei centri sanitari (FNCS).

Citano i 20.000 pazienti accolti ogni anno dal centro Richerand, o i 9.000 seguiti dal centro “Haxo”, nel 20° arrondissement, e che trovano a prezzi ragionevoli in queste strutture medici di base, dentisti, infermieri, ostetriche o specialisti vari approvato.

Un rischio “disastro sanitario” per i sindacati

L’Île-de-France, che riunisce 12 milioni di persone e soffre di “una grave carenza” di medici di medicina generale e di specialisti del settore 1 (senza superamento delle tariffe), è “diventata il primo deserto medico in Francia in termini di cure primarie”, soprattutto nei quartieri operai, ricordiamo l’USMCS e la FNCS. Il 18°, 19° e 20° arrondissement contano meno di 10 specialisti ogni 1.000 abitanti, contro un centinaio nell’8°.

I centri sanitari svolgono quindi un “ruolo cruciale” nel ridurre le disuguaglianze nell’accesso alla salute, continuano queste organizzazioni. La loro chiusura “porterà inevitabilmente a un maggiore ricorso alle emergenze” e a “ritardi nelle cure”.

“Chiediamo alla Città di Parigi, all’Agenzia sanitaria regionale (ARS), alla Regione e all’Assistenza publique-Hôpitaux de Paris (AP-HP) di mobilitarsi urgentemente per sostenere finanziariamente questi centri” e “prevenire un disastro sanitario”, affermano. scrivere.

Un modello economico difficile

Chiedono “l’immediata attuazione di un piano di salvaguardia (…) in attesa di esplorare con le autorità pubbliche e gli operatori sanitari” tutte le possibili soluzioni durature.

Secondo questi professionisti, il modello economico dei centri sanitari, che pagano i medici e si finanziano essenzialmente attraverso il rimborso delle prestazioni da parte delle casse malati e delle assicurazioni complementari, è “insostenibile”, soprattutto per le strutture associative o mutualistiche, che costruiscono la loro offerta secondo le bisogni del territorio, e non moltiplicando gli atti più redditizi.

Secondo uno studio commissionato dalle organizzazioni rappresentative, tre quarti dei centri presentano uno “squilibrio operativo”, con il personale polimedico particolarmente fragile.

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