Nel sud-ovest della Francia, i piloti ucraini si sono addestrati per poter pilotare gli F-16 il più rapidamente possibile

Nel sud-ovest della Francia, i piloti ucraini si sono addestrati per poter pilotare gli F-16 il più rapidamente possibile
Nel sud-ovest della Francia, i piloti ucraini si sono addestrati per poter pilotare gli F-16 il più rapidamente possibile
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I loro volti sono tanto giovani quanto il loro aspetto serio, le loro sagome rannicchiate nelle loro tute militari tanto discrete quanto il loro modo di parlare è raro. Sotto gli hangar di una base aerea nel sud-ovest della Francia, di cui non è possibile rivelare il nome per ragioni di sicurezza, da diversi mesi un manipolo di giovani piloti ucraini si addestra alla guerra, tra terra e mare, vento di foresta e odori di sempreverdi.

A sinistra, un pilota da caccia ucraino si dirige verso il suo aereo con il suo istruttore dell’aeronautica francese, nel sud-ovest della Francia, il 14 giugno 2024. ADRIEN VAUTIER / IL PICTORIUM PER “IL MONDO”

Questa metà giugno è la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina che l’Aeronautica Militare apre le porte a questo addestramento iniziato ufficialmente a marzo. Le reclute sono occupate. Là, in mezzo alle mappe di navigazione per prepararsi alla missione del giorno, qui a completare le ore di volo al simulatore, ancora altrove, in mezzo all’asfalto, pronti a decollare per un volo a bordo di un biposto aereo con istruttore.

Qui non ci sono F-16, gli aerei da caccia che dovrebbero volare in Ucraina, ma Alphajet, allineati sotto i rifugi vicino alla pista di decollo. Grazie alla cooperazione franco-belga, sono stati resi disponibili alcuni di questi twinjet. Il loro interesse: essere dotati di un cruscotto che imiti quello degli F-16, le forze belghe che volavano su F-16 e si erano addestrate, fino al 2018, sulla base con questi velivoli.

Posizionato sotto “bolla”

Secondo l’Aeronautica Militare, al momento ci sono solo dieci piloti ucraini. Alcuni non hanno mai volato, altri hanno esperienza sull’L-39 Albatros, un aereo da addestramento di fabbricazione ceca. Dal loro arrivo in Francia, dopo aver trascorso diversi mesi nel Regno Unito, in particolare per imparare l’inglese, sono stati comunque collocati “sotto bolla”, come ha detto un ufficiale francese. E anche in questa giornata di copertura mediatica non è loro consentito interagire con la stampa. Solo la loro età – “tra i 21 e i 23 anni” – è stato comunicato.

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La loro formazione sul suolo francese è il culmine di un lungo processo iniziato più di un anno fa, nel maggio 2023, durante un incontro degli alleati di Kiev a Ramstein, in Germania. Il risultato di lunghe discussioni, sia tecniche che delicate, per conciliare l’urgenza dei bisogni ucraini e i diversi vincoli operativi dei quartieri generali occidentali, che hanno sempre avuto flotte di aerei da caccia ridotte all’osso.

Per la Francia la sfida era duplice. Da un lato, riuscire, come altri alleati – compresi gli americani – a fare spazio a questi ucraini nel proprio curriculum di addestramento, fortemente congestionato dall’addestramento dei propri piloti. D’altra parte, sospendere in extremis il ritiro dal servizio dei suoi Alphajet, che l’Aeronautica Militare aveva deciso di separare nel 2023 – ad eccezione della Patrouille de France – per optare per un velivolo più moderno, il Pilatus PC-21.

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