L’agglomerato di Sarreguemines avvia una procedura di sfratto dopo l’insediamento dei viaggiatori sull’aerodromo

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Immagine di illustrazione

Da domenica 23 giugno, un centinaio di carovane si sono radunate all’aeroporto di Sarreguemines. Un’installazione selvaggia che non piace alla comunità dei comuni di Sarreguemines.

Il loro arrivo non è passato inosservato. Domenica, intorno alle 17, un centinaio di carovane confluirono sull’aerodromo di Sarreguemines-Frauenberg che ha creato disagi alla viabilità.

In un comunicato stampa, il CASC spiega che sono stati presi contatti con la Comunità Urbana per studiare un soggiorno nella zona trafficata situata sulla Route d’Ippling a Sarreguemines.

Va infatti ricordato che l’Agglomerato è conforme al piano dipartimentale per l’accoglienza dei viaggiatori ed è zona ad alto traffico da più di 10 anni. Questo gruppo però non ha voluto confermare il suo arrivo nella zona trafficata perché non accetta le condizioni economiche di soggiorno che sono di soli 30€/famiglia/settimana.

Dopo questo rifiuto il CASC non ha più avuto notizie del gruppo “Era difficile prevedere una simile invasione dell’aerodromo. »

Avviato procedimento legale

La Comunità Urbana ha coordinato il deposito di una sentenza sommaria presso il tribunale giudiziario di Sarreguemines.

Queste procedure sono spesso favorevoli, come recentemente per il gruppo insediato all’ingresso della zona industriale per la quale il tribunale ha ordinato lo sfratto.

Lo stesso giorno, una cinquantina di carovane si sono sistemate anche a Diebling, vicino alla sala Clos des Arts.


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