Gli abitanti di Fare voteranno questa domenica, 24 novembre, a favore o contro la fusione con Saint-Bonnet-en-Champsaur. La consultazione è stata infine annullata in seguito alle dimissioni questo giovedì del sindaco Jérôme Roux e dei cinque restanti membri del consiglio comunale, mettendo a repentaglio il progetto di fusione.
Il municipio di Fare-en-Champsaur (Alte Alpi) è rimasto molto silenzioso domenica 24 novembre. In mattinata diversi residenti sono venuti a votare invano per la consultazione su un progetto di fusione con la fusione con Saint-Bonnet-en-Champsaur.
Ma gli elettori hanno trovato solo porte chiuse e un cartello affisso all’ingresso: “Consultazione non tenuta dopo le dimissioni del sindaco”.
Molte tensioni
Questa notizia è stata accolta con un certo sollievo dalla maggior parte dei residenti che non volevano una fusione con un preavviso così breve.
“Non sono necessariamente contrario alla fusione”, dice un residente a BFM DICI, “ma non così. Abbiamo avuto solo due incontri e una consultazione… Perché farlo se è già deciso in anticipo?”
La consultazione ha effettivamente cristallizzato le tensioni. Ultimo episodio fino ad oggi: la volontà di stabilire una quota di 153 voti su una popolazione di poco più di 400 abitanti, per forzare l'attuazione della fusione.
Una decisione che ha portato alle dimissioni questo giovedì, 21 novembre, del sindaco di Fare-en-Champsaur Jérôme Roux, insoddisfatto dell'organizzazione dello scrutinio, seguito dai restanti 5 membri del suo ufficio comunale.
“La mia scelta è stata quella di dimettermi prima del voto in relazione a questo calcolo del metodo di voto e in relazione alla legittimità di votare in 5 o 6 su un progetto abbastanza importante, stima il sindaco dimissionario. L'ultimo aspetto è forse quello di rappresentare Saint-. Bonnet con 5 o 6 consiglieri non lo trovavo più legittimo.
Il progetto di fusione per il momento è annullato
Dall'altra parte del Drac, la situazione non si addice alla vicina città di Saint-Bonnet. Contattato da BFM DICI, il sindaco di Saint-Bonnet Laurent Daumark ne prende atto.
“Stiamo soffrendo la situazione, è un peccato perché resta un grande progetto per il futuro. Non possiamo fare questa fusione da soli”, dichiara.
Perché il mancato svolgimento per il momento della consultazione a Fare seppellisce il progetto di fusione dei due Comuni, che avrebbe dovuto realizzarsi il 1° gennaio 2025.
Nel frattempo, l'emergenza è lo svolgimento all'inizio dell'anno di elezioni suppletive plenarie a Fare, prima delle comunali del 2026. Bisognerà quindi attendere poco più di un anno prima di sapere se ci sarà o meno trattarsi infatti di una fusione tra Saint-Bonnet e La Fare.