Non c’è bisogno di arrivare fino all’indipendenza delle Fiandre. Il confederalismo, se funziona ai suoi occhi, “basta” per Bart De Wever. Questo giovedì mattina, su Radio 1, il presidente della NVA ha assicurato di non avere “ossessione” riguardante l’indipendenza delle Fiandre. “Il nazionalismo è uno strumento per governare bene. Non è fine a se stesso”.
Una riflessione a dir poco sorprendente alla luce dell’articolo 1 dello statuto della NVA, in cui il partito si dice favorevole a una “Repubblica delle Fiandre indipendente, membro di un’Unione europea democratica”.
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“Siamo il partito che ora vuole il confederalismo”
”Il sogno del movimento fiammingo è sempre stato l’indipendenza. Ma la domanda è cosa significhi l’indipendenza nel 21° secolo, in un contesto geopolitico non molto incoraggiante. Ciò significa che dobbiamo guardare anche su scala più ampia”, ha spiegato il sindaco di Anversa. “Siamo il partito che ora vuole il confederalismo perché purtroppo il federalismo belga è stato un fallimento ed è costato un sacco di soldi”.
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La visione confederale della NVA prevede, grossomodo, di dare tutte le competenze alle regioni. Solo alcune materie rimarrebbero trattate congiuntamente a livello nazionale, come la difesa e la diplomazia.