Dichiarazione congiunta delle religioni riconosciute e del Buddismo del Belgio – ZENIT

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Le religioni e le convinzioni filosofiche riconosciute dalle autorità belghe si incontrano regolarmente nel quadro del Federal Interlevensbeschouwelijke Dialog – Federal Interconvictional Dialogue (FIDIF) e del Interlevensbeschouwelijke Dialoog fiammingo (VILD).

Questi incontri si svolgono sempre in un clima rispettoso, tenendo conto delle specificità di ciascuna convinzione, ma senza perdere di vista l’obiettivo sociale comune che consiste nella costruzione di una società unitaria e pluralista, che includa le libertà, i valori e i diritti democratici fondamentali la base.

Nel 2017 questo principio è stato definito con il governo fiammingo nel Carta del dialogo fiammingo Interlevensbeschouwelijke. Questa carta del dialogo interreligioso fiammingo esprime l’impegno comune nei confronti dei valori che sono alla base di una società armoniosa: il rispetto della libertà e dell’uguaglianza di tutti, la solidarietà, uno stato di diritto democratico e un atteggiamento imparziale delle autorità pubbliche nei confronti delle diverse religioni e credenze filosofiche.

In occasione delle prossime elezioni in Belgio, le religioni riconosciute e l’Unione Buddista del Belgio fanno questa dichiarazione.

1. Importanza delle elezioni e della partecipazione ad esse, anche dal punto di vista delle credenze

Nel 2024, il Belgio terrà elezioni a tutti i livelli politici. E osserviamo da tempo, in Belgio come in altri paesi europei, una tendenza verso un rafforzamento della polarizzazione tra diverse visioni della società e diversi gruppi di popolazione.

Come rappresentanti ufficiali delle religioni riconosciute in Belgio e del Buddismo, desideriamo inviare un messaggio comune alla società e al mondo politico nel contesto delle prossime elezioni. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare in modo costruttivo al dibattito e al processo elettorale. Vogliamo continuare a impegnarci attivamente e a sostenere non solo la convivenza pacifica tra persone e gruppi diversi tra loro, ma anche la tutela delle libertà democratiche e il rispetto fondamentale per ogni essere umano, qualunque siano le sue convinzioni religiose o filosofiche e formative nuove generazioni in questo senso.

In occasione delle elezioni, i rappresentanti di tutte le religioni riconosciute e del buddismo ricordano quanto siamo fortunati a vivere in un Paese dove le elezioni sono libere. La democrazia è un pilastro fondamentale della nostra società. Ci consente di far sentire la nostra voce e influenzare le politiche a livello locale, regionale e federale. La democrazia e le elezioni sono essenziali nella ricerca di una società libera e giusta. Maggiore è la partecipazione, più democratica è la società.

Invitiamo quindi tutti i cittadini a votare in piena coscienza, essendo ben informati sui programmi dei partiti partecipanti e dei loro candidati.

2. Il bene comune

Nella nostra società siamo tutti legati dal bene comune. Le convinzioni religiose e filosofiche richiedono la pace e la convivenza pacifica sia in patria che all’estero. Ribadiamo la nostra condanna di qualsiasi forma di violenza contro gli altri sulla base delle loro convinzioni religiose o filosofiche.

Notiamo che molti concittadini in Belgio vivono in condizioni difficili. Nelle nostre diverse tradizioni, la solidarietà e l’attenzione verso i nostri simili sono valori fondamentali. Le religioni riconosciute e il secolarismo continuano a impegnarsi a favore delle persone svantaggiate e chiedono un trattamento dignitoso per tutti i nostri fratelli e sorelle.

Dobbiamo essere solidali anche con le generazioni future, il che implica non solo non perdere di vista le grandi sfide legate al cambiamento climatico, ma anche che i cittadini, le religioni e le convinzioni filosofiche, il mondo associativo, l’industria e le autorità pubbliche continuino a investire nella limitare il riscaldamento globale.

3. Uno Stato che garantisca in modo attivo e pluralistico questa neutralità e il valore sociale aggiunto delle convinzioni religiose e filosofiche

Nella nostra società postmoderna, dove la diversità delle credenze religiose e filosofiche continua a crescere, sentiamo spesso l’opinione che le credenze filosofiche e religiose appartengano strettamente alla sfera privata. Riteniamo però che confinarli alla sfera strettamente privata non faccia altro che aumentare la sfiducia e la polarizzazione.

Le religioni e le convinzioni filosofiche sono state pubblicamente riconosciute dalle autorità nella storia del nostro Paese, in particolare per il loro valore aggiunto per la società. Oltre al loro contributo, questo valore aggiunto risiede oggi, tra l’altro, nel dialogo, nella costruzione di ponti e nella cooperazione costruttiva tra religioni e secolarismo, autorità e attori sociali del nostro Paese.

Invitiamo quindi le varie autorità a continuare a optare per una collaborazione attiva e pluralista con le religioni e il secolarismo in Belgio. Contribuiscono al benessere mentale e spirituale dei cittadini e hanno tradizioni ricche e diverse che aiutano le persone a mettere la vita in prospettiva, ad affrontare lo stress e a prevenire il burnout. In questo contesto, la pratica di queste convinzioni religiose o filosofiche, ma anche il sostegno della comunità, sono molto importanti. La ricerca scientifica (inter)nazionale ha ripetutamente e molto chiaramente dimostrato la connessione tra benessere spirituale e benessere mentale.

Le religioni e il secolarismo organizzato assumono iniziative preziose per sostenere le persone malate, sole o in carcere. Contribuiscono all’educazione dei nostri figli e sono promotori di numerose iniziative di solidarietà nel nostro Paese e all’estero e di accoglienza dei rifugiati.

Diversi studi hanno inoltre rivelato il notevole valore aggiunto delle convinzioni religiose e filosofiche attraverso l’impegno di centinaia di migliaia di volontari nell’ambito di iniziative di solidarietà, impegno spirituale, educazione, cura e in un gran numero di altri settori. La collaborazione tra autorità pubbliche e religioni e laicità equivale quindi a investire nel ruolo sociale e nell’impatto positivo che queste ultime hanno in Belgio.

4. Sostegno spirituale professionale nei servizi sanitari e di assistenza sociale

In questo contesto sociale più ampio delle elezioni del 2024 e del contributo positivo delle convinzioni religiose e filosofiche alla società belga, le religioni riconosciute desiderano anche chiedere che si lavori, durante la prossima legislatura, su un quadro giuridico per la professione di guida spirituale. Questo quadro deve garantire un sostegno spirituale accessibile, trasparente e professionale come parte integrante dell’assistenza complessiva per tutti coloro che cercano assistenza.

La ricerca scientifica dimostra molto chiaramente la connessione tra benessere mentale e spirituale e anche tra benessere fisico e spirituale nelle cure palliative.

I rappresentanti delle religioni riconosciute chiedono pertanto che una guida spirituale professionalmente preparata possa essere membro integrato e sovvenzionato di un’équipe interdisciplinare, corresponsabile dell’assistenza totale e qualitativa del paziente, nell’ambito di un aggiornamento della legge relativa all’esercizio delle professioni sanitarie .

5. Finanziamento delle religioni e laicità organizzata

Le religioni riconosciute e il buddismo chiedono ai vari partiti politici e ai futuri governi del nostro Paese di continuare a investire nei loro finanziamenti. Grazie al loro ruolo sociale positivo, si tratta senza dubbio di un investimento redditizio nella coesione sociale, nel benessere mentale, nell’educazione e nella solidarietà reciproca.

Negli ultimi anni le autorità pubbliche si sono impegnate positivamente a favore del riconoscimento e del finanziamento delle religioni. Il governo fiammingo ha lavorato a un nuovo decreto che riconosce le comunità religiose locali. Ci auguriamo che la prossima legislatura possa effettivamente procedere al riconoscimento delle comunità che ne hanno fatto richiesta e che hanno ricevuto una valutazione positiva. Molto più della necessità di vietare i finanziamenti dall’estero nel contesto delle misure antiterrorismo, qui è in gioco il ruolo costruttivo delle comunità religiose locali per la vita della comunità.

Il governo federale ha compiuto passi significativi per riconoscere il buddismo. Ci auguriamo che i futuri governi continuino a lavorare in modo costruttivo verso l’equo riconoscimento e il finanziamento delle religioni e delle credenze filosofiche nel nostro Paese.

4 giugno 2024

Carlo Luyckx, Presidente dell’Unione Buddista del Belgio

Jack McDonald, presidente del Comitato centrale del culto anglicano in Belgio

Esma Uçan, presidente del Consiglio musulmano del Belgio

David Vandeput, presidente del Sinodo federale

Steven Fuite, presidente della Chiesa protestante unita del Belgio

Atenagora Peckstadt, metropolita della Chiesa ortodossa del Belgio

Philippe Markiewicz, presidente del Concistoro centrale ebraico

Luc Terlinden, presidente della Conferenza episcopale del Belgio

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