Questo aumento è interamente dovuto all’immigrazione (+66.349 persone), poiché il saldo naturale è negativo di circa un migliaio di abitanti, ha riferito martedì l’ufficio statistico Statbel.
La differenza negativa tra il numero delle nascite e dei decessi nel paese sembra diventare la norma, osserva Statbel. “Il saldo naturale mostra una tendenza al ribasso da diversi anni” e ciò “si spiega principalmente con una tendenza al ribasso del numero delle nascite, ma anche con una tendenza al rialzo del numero dei decessi a seguito dell’invecchiamento della popolazione”. L’anno scorso in Belgio ci sono state 110.198 nascite e 111.255 morti.
Nel Paese le nascite sono diminuite del 4,7% rispetto alla media 2019-2022, rileva Statbel. E la tendenza al ribasso è stata riscontrata in tutte le Regioni (-2,4% nella Regione Fiamminga, -5,7% nella Regione Vallonia e -11,4% nella Regione di Bruxelles-Capitale).
Secondo Statbel, il saldo migratorio è rimasto ancora positivo, e nel 2023 anche leggermente superiore alla media degli ultimi 10 anni, soprattutto a causa della guerra in Ucraina.
Dal punto di vista geografico, la popolazione fiamminga è cresciuta dello 0,69%, ovvero di 46.963 abitanti nel 2023. La Vallonia ha accolto 10.708 nuovi abitanti (+0,29%). E Bruxelles, l’unica Regione dove il saldo naturale è rimasto positivo, contava 8.422 abitanti in più (+0,68%). Poiché anche il saldo migratorio internazionale è positivo, queste due variabili hanno compensato le partenze dalla Regione della capitale verso le altre due Regioni belghe (43.775 partenze per 25.023 arrivi).
Nel primo giorno del 2024 Bruxelles contava 1.249.597 abitanti, le Fiandre 6.821.770 e la Vallonia 3.692.283. La provincia di Anversa rimane la più popolata (1.926.522), davanti a quelle delle Fiandre orientali e dell’Hainaut. Le province di Lussemburgo, Namur e Brabante Vallone erano le meno abitate. Infine, nella comunità di lingua tedesca i residenti erano 79.479, ovvero 96 anime in più rispetto all’anno precedente.
