Il dizionario degli amanti della Mosella: GAMELLE (dall’operaio)

Il dizionario degli amanti della Mosella: GAMELLE (dall’operaio)
Il dizionario degli amanti della Mosella: GAMELLE (dall’operaio)
-

Ogni mattina, Nicolas Turon rende omaggio al suo dipartimento con un testo divertente, tenero e sapiente, sotto forma di dichiarazione d’amore per la Mosella. Sceglie un emblema appartenente alla storia o all’attualità e lo tratta in modo insolito.

Lo apre con le sue grandi dita da operaio, danneggiate dall’operazione. Mani callose e ruvide, che portano l’impronta della sua corporazione. Fanghi sotto le unghie, tracce indelebili di vernice, articolazioni calcificate… Di tanto in tanto manca una falange, recisa dalla macchina.

Suonò il campanello, o l’orologio, o il caposquadra urlò, e lui si diresse stancamente verso la sala ristoro; Quando tornerà il sole, andrà dietro, nel cortile. Nei giorni felici improvviseremo un barbecue, la brace in una carriola, avremo l’impressione di essere in vacanza per il tempo di una merguez o di una blanche.

Mangia da solo, in pace o in compagnia. Chiude per un attimo gli occhi, subisce nuovamente la danza palpitante del gesto ripetuto, passa sotto le palpebre, sospira per scacciare la visione e, infine, fa scattare il lembo della scatola di metallo, o il coperchio di un contenitore di plastica.

Fuoriuscito dal container, un profumo domestico, un soffio di conforto. Avanzi del giorno prima. Un pezzo di pane. L’operaio ci è abituato, per lui parla il lessico consolidato: “guadagnarsi il pane”, “accontentarsi delle briciole”. La ciotola più buona è quella del lunedì, perché si prepara con gli avanzi della domenica. Qualunque sia la ricetta, avrà sempre un leggero sapore di olio usato, grasso o White Spirit…

#French

-

PREV Creuse: questo 8 maggio Saint-Marc-à-Loubaud aggiungerà un nome al suo monumento ai caduti
NEXT “Andare via!” Raphaël Glucksmann estromesso dalla manifestazione del 1° maggio a Saint-Etienne, Gabriel Attal condanna ogni violenza in politica