dominante, il Marsiglia non ha fatto la differenza ma mantiene i suoi sogni finali

dominante, il Marsiglia non ha fatto la differenza ma mantiene i suoi sogni finali
dominante, il Marsiglia non ha fatto la differenza ma mantiene i suoi sogni finali
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L’OM ha spinto fino alla fine ma non è riuscita a sconfiggere l’Atalanta Bergamo questo giovedì nell’andata delle semifinali di Europa League (1-1). I marsigliesi affronteranno il loro destino tra una settimana in Italia, per gli ottavi di finale.

La speranza di un’epopea pazzesca fino alla finale è ancora consentita. Giovedì sera, come aveva auspicato Jean-Louis Gasset, l’OM ha subito un pareggio in casa nell’andata della semifinale di Europa League contro l’Atalanta Bergamo (1-1). Per il club marsigliese, ora dovrà fare la differenza fuori dal proprio giardino, tra una settimana in Lombardia, in occasione della gara di ritorno (giovedì 9 maggio alle 21).

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Nel corso di questa campagna 2023-2024 così contrastante sul panorama nazionale, i marsigliesi hanno conservato il diritto di tremare grazie alle molteplici battaglie combattute ai quattro angoli del Vecchio Continente. E per mantenersi in vita sul fronte europeo in Europa League, le truppe olimpiche, guidate da tre diversi generali (Jacques Abardonado, Gennaro Gattuso poi Jean-Louis Gasset), avendo disertato Marcelino prima dell’inizio delle ostilità in C3, hanno potuto appoggiare il loro Vélodrome, un vulcano incandescente divenuto una fortezza inespugnabile.

In grande difficoltà fuori casa, l’OM si è arreso solo una volta in questa stagione nel proprio stadio, il 31 marzo contro il PSG (2-0, 27esima giornata di Ligue 1). All’alba di questo grande incontro europeo, i marsigliesi contavano ancora una volta sul fervore del loro pubblico entusiasta per fare la differenza. Come nei quarti di finale (1-0 contro il Benfica Lisbona), agli ottavi (4-0 contro il Villarreal), negli spareggi (3-1 contro lo Shakhtar Donetsk) o, in un passato un po’ più lontano, contro il Lipsia (5–2, ritorno dei quarti di finale di Europa League nel 2018).

Scamacca fa la doccia al Vélodrome

Il ricordo di questa folle serata di ubriachezza, nella primavera del 2018, illumina i volti dei più nostalgici prima di ogni grande incontro europeo. Sei anni fa furono segnati tre gol dopo nove minuti (l’OM era in vantaggio per 2-1). Questo giovedì sera, in proporzioni leggermente inferiori, lo stesso vento di follia non ha tardato a prendere il sopravvento sull’incontro.

Dall’undicesimo minuto di gioco è bastato un solo passaggio per trafiggere la difesa olimpica. Koopmeiners serve Gianluca Scamacca in area e l’attaccante bergamasco, momento incerto per questo incontro, aggiusta Pau Lopez con un tiro-cross (1-0). A quel tempo, la difesa olimpica era tutt’altro che impeccabile. Scamacca si libera effettivamente nell’enorme spazio lasciato da Amir Murillo e Luis Henrique. Il brasiliano, solita ala destra, ha dato il suo contributo al fischio d’inizio nel ruolo di pistone sinistro al posto di Quentin Merlin, appena rientrato in gruppo dopo l’infortunio alla caviglia.

Mbemba sveglia tutti con un’ispirazione

Sotto la doccia, gli olimpionici non hanno impiegato molto tempo prima di rimettere insieme la testa. Al 21° minuto, Cancello Mbemba, assente nelle ultime tre partite per un dolore al ginocchio, ha segnato il suo ritorno svegliando il Vélodrome con un magnifico tiro dalla distanza. A una ventina di metri dalle gabbie, Mbemba conferma ancora una volta la sua facilità offensiva arricciando la palla, che si insacca con l’aiuto del palo. Il difensore congolese firma così il suo sesto gol stagionale con i colori olimpici.

Pierre-Emerick Aubameyang è stato molto vicino a consentire all’OM di passare in vantaggio nell’intervallo. Al 42′, sul finale del primo periodo, con le finte del 90′ visti gli spazi lasciati dall’Atalanta Bergamo quando ha perso palla, l’attaccante gabonese è perfettamente servito da Amine Harit e sfida Musso, il portiere della Dea , faccia a faccia. Ma l’attaccante olimpico, così prezioso in questa stagione nel finalizzare (27 gol in tutte le competizioni), crossa un po’ troppo il suo tiro.

L’OM ha spinto

Nel complesso, questo incontro è stato a lungo aperto ed equilibrato, con entrambe le squadre che sembrano in grado di sfruttare i (molti) difetti lasciati dall’avversario. Subentrato molto presto a Scamacca, che non aveva più di un’ora di gioco nelle gambe, Lookman ha continuato a rappresentare una minaccia costante per la difesa olimpica (61esimo, 63esimo), mai del tutto sovrana.

Ma i marsigliesi sono stati anche reattivi e siamo riusciti a creare tante situazioni calde, sotto la guida di un Amine Harit particolarmente vivace e di un Aubameyang sempre molto disponibile.

Con un coach molto offensivo (Moumbagna, Ndiaye, Ounahi), Gasset e il suo staff hanno fatto di tutto per ottenere la vittoria. Ounahi è andato vicinissimo a ribaltare il Vélodrome con un tiro dal limite dell’area, ma il suo tentativo ha sfiorato il limite del montante bergamasco (61esimo). In quell’occasione Moumbagna, che come al solito pesava sulla difesa fin dai primi tiri, per poco non rubava palla dai piedi di Musso, che recuperava all’ultimo minuto (75esimo). I Focesi tentarono di tutto fino alla fine, invano. Erano addirittura sul punto di essere condizionati da un tiro teso di Mirantchuk, che sfiorava il palo di Pau Lopez negli istanti finali (90esimo). Prima del secondo turno l’indecisione è totale.

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