Papito: nuovo ristorante della cosca Furco

Papito: nuovo ristorante della cosca Furco
Papito: nuovo ristorante della cosca Furco
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Il tanto atteso Papito apre finalmente i battenti nel quartiere del divertimento con una formula friendly e accessibile. Frutto della collaborazione della bella combriccola delle istituzioni Café Parvis E Furco (Eric Bélanger, Jean-François Gladu, Joëlle Trottier, Alejandra Ponce Pacheco & Zébulon Perron), questo nuovo arrivato sulla scena gastronomica di Montreal è già un grande favorito!

Il ristorante Papito è un toccante omaggio alla memoria del padre di Alejandra Ponce Pacheco. Soprannominato affettuosamente “Papito” dalla figlia, era un fedele ammiratore delle strutture esistenti della squadra. Dopo la sua improvvisa scomparsa, avvenuta nell’agosto del 2023, la proprietà ha deciso di rendere omaggio alla memoria di “Papito” intitolando il nuovo progetto con il nome affettuoso che portava. Questo nome incarna quindi una vibrante testimonianza della gioia di condividere momenti preziosi con la famiglia e gli amici attorno ad un buon pasto e in una buona atmosfera.

La gestione del ristorante è in buone mani perché troviamo Laurence Vigneault-Bérubé e Jimmy Duval, che conosciamo molto bene per il loro lavoro al Café Parvis e al Furco fin dall’inizio.

Piatti incentrati sulla convivialità

Fin dall’inizio, il menu di Papito, che dovrebbe evolversi con le stagioni, attira l’attenzione. Troverai “snack”, carne e pesce, verdure, contorni, salse e dolci; così potrai creare la tua festa personalizzata! I piatti condivisi propongono buoni tagli di carne cotti alla brace o nel forno a legna, tra cui pollame, anatra e bistecca di vitello. Come antipasto, gli anelli di cipolla e la salsa ranch incantano la tavola. Per accompagnare queste proteine, la cucina elabora salse gustose e molto gourmet che probabilmente entreranno e scompariranno nel menu. Oltre a tutto ciò, la chef Joëlle Trottier e il suo team (Iannick Lessard e Adrien Renaud) creano bellissimi piatti di verdure e vari contorni estivi. Il menu enfatizza i prodotti locali e stagionali, in particolare grazie alla collaborazione con Ferme Duncan. Questo approccio fa parte del profondo desiderio di offrire prodotti di buona qualità, in modo etico, rispettando l’ambiente e sostenendo i produttori locali. E questa filosofia si riflette nel piatto.

La generosità delle porzioni e la qualità dei prodotti rendono i prezzi giusti. Papito punta sulla condivisione, invitando gli ospiti a comporre il proprio pasto con una varietà di piatti da condividere con gli amici. E per accompagnare questi piatti squisiti, il sommelier Philippe-Auguste Rodier (Café Parvis, Furco) ha preparato una carta dei vini che offre una raffinata selezione di classici importati privatamente a prezzi abbastanza convenienti.

“C’è qualcosa per tutti i gusti e tutte le tasche, sia per i piatti che per il vino. Il nostro obiettivo è rendere l’esperienza accessibile e incentrata sulla condivisione”, sottolinea Laurence.

Un arredamento di Zébulon Perron

L’arredamento di Papito, disegnato da Zébulon Perron e Andréanne Guillemette, riflette l’immagine del ristorante: urbano, industriale, ma caldo. Con i suoi ampi spazi, i suoi grandi tavoli in legno chiaro e il suo magnifico bar, il luogo invita a soffermarsi, assaporare e riconnettersi con gli amici. E per prolungare i festeggiamenti, una terrazza urbana promette piacevoli momenti all’aperto. “Rimanere fedeli a ciò che siamo si riflette anche nel nostro impegno nel riutilizzo di prodotti unici e unici per evitare sprechi”, sottolinea il team.

Al di là dell’offerta culinaria, Papito incarna una visione comune dei suoi titolari: quella di creare un luogo festoso e accogliente, dove tutti si sentano a casa. Il centro città offre la cornice ideale per questa atmosfera amichevole e rilassata, dove la gente viene non solo per le 5 delle ore, ma anche per la cena e per prolungare la serata fino a tardi. Inoltre, dal giovedì al sabato, la cucina chiude a mezzanotte!

Papito, ti auguriamo tutto il successo che meriti!

Scritto da Fabie Lubin
Fotografata da Alison Slattery

Ultimo aggiornamento: 2 maggio 2024

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