Il ritorno del Festival della Decrescita

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Per questa terza edizione, il Festival della Decrescita si svolgerà dal 13 al 18 maggio presso il Centre Jacques-Cartier (CJC). L’obiettivo auspicato è rendere popolare il termine decrescita, attraverso attività, convegni e dibattiti. Per il CJC l’aspetto sociale va di pari passo con la dimensione ecologica.

Il Festival della Decrescita si terrà direttamente al Centre Jacques-Cartier in Boulevard Charest Est.

Tra gli altri organizzatori figurano anche L’Engrenage Saint-Roch, AmiEs de la Terre e Collectivité Zen de la Ville de Québec.

“Questo evento mira a divulgare il termine decrescita, relativamente poco conosciuto e spesso associato solo all’aspetto ecologico”, spiega Laurent Matais, coordinatore della vita comunitaria e associativa del Centro Jacques-Cartier.

Il tema della decrescita

“La decrescita è un tema politico, che ruota attorno alla transizione sociale ed ecologica”, sostiene Matais.

“Si tratta quindi di un progetto che mira a una maggiore uguaglianza sociale ed ecologica. Quest’ultimo cerca di tenere conto dei limiti del fisico e della nostra capacità di produrre cose. E poiché produciamo in eccesso, l’obiettivo è cercare di capire come possiamo provare a ridurlo, al fine di raggiungere un equilibrio in armonia con la natura. »

Secondo lui, il Centro Jacques-Cartier funziona in gran parte attraverso l’educazione popolare.

“Cerchiamo di favorire l’inclusione di temi non sempre di facile accesso o poco conosciuti, come la decrescita”, sottolinea.

L’accesso è gratuito e non è richiesta la registrazione.

“La sala del Centre Jacques-Cartier ha una capienza di circa 110 persone. Chi prima arriva, meglio alloggia. Sabato vieni come vuoi. Sarà fuori e ci sarà molto spazio”, dice.

Conferenze, dibattiti

Dal 13 al 18 maggio il Festival della Decrescita si divide in due percorsi.

“Per tutta la settimana ci sono conferenze e gruppi di discussione sulla decrescita. Sabato sarà una giornata davvero festosa e familiare”, osserva il signor Matais.

Per lanciare l’evento, il dibattito cinematografico presentato dal regista Nicolas Renaud esamina le riflessioni ambientaliste degli indigeni. Inoltre, i suoi film metteranno in luce lo stretto rapporto degli Innu e dei Cree con i loro territori e la natura.

Tra i panel proposti troveremo un dibattito incentrato sui Cohabitat, come possibile alternativa in molteplici forme o anche come transizione del sistema alimentare, ad esempio.
Credito fotografico: Centro Facebook Jacques-Cartier

Un “sabato di festa”, La Donnerie, chioschi NPO

Per il “sabato di festa” ci aspettano molteplici laboratori durante la giornata, ma anche spettacoli musicali dalle 15 alle 19.

“Durante tutta la giornata ci sarà la Dononnerie. Per due settimane, a partire dalla prossima settimana, chiameremo le persone che hanno scorte extra a casa e che non utilizzano più per venire a portarcele”, spiega Laurent Matais.

Sabato è previsto il Giveaway dove verranno messi sui tavoli tanti oggetti di ogni genere e le persone potranno servirsi da sole.
Credito fotografico: per gentile concessione di David Sanchez

Secondo il CJC, anche diverse organizzazioni che incarnano la decrescita avranno dei chioschi. Questi sono Save your food, il Tavolo Littoral Est Citizen, Craque-Bitume per citarne solo alcuni.

“Sabato, rue Notre-Dame-des-Anges sarà chiusa tra Langelier e rue Saint-Anselme. Ci saranno una ventina di chioschi organizzativi e saranno presenti dalle 10 alle 15», sottolinea.

“Per il CJCJ, il Festival della Decrescita è un progetto unificante che ci permette di rappresentare i nostri valori, di proporli, di fornire educazione popolare e di poter discutere di decrescita”, conclude Laurent Matais.

Tutti i dettagli relativi al Festival della Decrescita li trovate sulla pagina Facebook dell’evento.

Questo articolo è stato prodotto dalla giornalista della Local Journalism Initiative Anne Charlotte Gillain.

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