Nel 2028 verrà aperto a Le Locle un centro nazionale del know-how orologiero – rts.ch

Nel 2028 verrà aperto a Le Locle un centro nazionale del know-how orologiero – rts.ch
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Un nuovo centro di competenze destinato a promuovere il know-how orologiero e industriale dell’arco giurassiano e della Svizzera si insedierà a Le Locle (NE) nel 2028. Su iniziativa del cantone di Neuchâtel, questo progetto mira a decompartimentalizzare un ambiente che si evolve ancora in gran parte in modo isolato.

L’idea è quella di creare un ecosistema tra PMI (compresi i subfornitori), microimprese e grandi marchi, in un mondo dell’orologeria attualmente piuttosto abituato a coltivare il segreto, ha spiegato mercoledì ai media a Neuchâtel, Jean-Marc Brunner, direttore , la piattaforma d’innovazione del Cantone.

Microcity è la forza trainante di questo progetto chiamato “Les métiers du temps – Time Arts” (MTTA). Questo centro sarà situato nel futuro edificio che ospiterà anche la Haute Ecole Arc engineering du Locle, “sul terreno storico dell’orologeria”. . “. Saranno disponibili non meno di 5.000 m2. Sufficienti per ospitare otto postazioni di lavoro dell’MTTA stessa ma anche una trentina di piccole imprese.

Alla Confederazione è stato chiesto di posizionarlo come infrastruttura di ricerca nazionale e internazionale. Ciò consentirebbe di ottenere, per il periodo di avvio 2025-2028, un finanziamento paritetico di un milione di franchi all’anno, suddiviso tra Cantone, Confederazione e aziende partner.

La Svizzera genera il 50% del fatturato globale del settore

«Tutti i principali gruppi orologieri del paese» aderiscono al progetto, ha indicato Jean-Marc Brunner. Ma restano discreti: non sono stati rivelati nomi. I grandi marchi e gli innumerevoli piccoli attori della microtecnologia che contribuiscono al successo dell’orologeria comprendono sempre più la loro interdipendenza e la necessità di “collaborare per perpetuare il nostro know-how”, ha spiegato Xavier Perrenoud, specialista in direzione artistica e design di prodotti di lusso.

Il centro lavorerà in collaborazione con università come l’EPFL e l’Università di Neuchâtel. La formazione continua e la necessità di immaginare, progettare e anticipare le esigenze future, ad esempio per le tecnologie laser in cui in Svizzera mancano specialisti, rappresentano questioni centrali.

“La leadership dell’orologeria svizzera è minacciata se non ce ne prendiamo cura”, ha affermato Catherine Perroud-Johnson, imprenditrice specializzata in design e innovazione e cofondatrice della start-up ClearSpace. Nell’immediato futuro, però, gli orologiai svizzeri non devono preoccuparsi troppo: la Svizzera produce il 2% degli orologi venduti nel mondo ma genera il 50% del fatturato globale del settore, ha spiegato Jean-Marc Brunner.

at/lè

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