La Colombia sospenderà le vendite di carbone a Israele

Il presidente colombiano Gustavo Petro ha annunciato sabato l’imminente sospensione delle esportazioni di carbone dal suo Paese verso Israele. Questa misura rimarrà in vigore finché continuerà la guerra nella Striscia di Gaza, ha affermato. “Sospenderemo le esportazioni di carbone verso Israele finché non si fermerà il genocidio”, ha scritto il leader di sinistra sul social network.

Ha annunciato – a maggio – la rottura delle relazioni diplomatiche con Israele, descrivendo il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu come “genocida” nella sua condotta della guerra nella Striscia di Gaza. Ha anche posto fine all’acquisto di armi prodotte da Israele, uno dei principali fornitori delle forze di sicurezza del Paese sudamericano.

Un decreto del Ministero del Commercio e dell’Industria precisa che la sospensione delle esportazioni di carbone si applicherà “fino al pieno rispetto delle misure provvisorie ordinate dalla Corte internazionale di giustizia nell’ambito del processo di attuazione della Convenzione sulla prevenzione e la repressione del crimine del genocidio nella Striscia di Gaza.

Secondo il governo colombiano, la misura entrerà in vigore cinque giorni dopo la sua pubblicazione sulla gazzetta ufficiale e non riguarderà le merci che sono già state oggetto di richiesta di autorizzazione al trasporto.

Eletto nel 2022 come primo presidente di sinistra nella storia della Colombia, Petro ha fortemente criticato, in diverse occasioni, la guerra intrapresa da Israele nella Striscia di Gaza.

ATS

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