Mauritania: il partito islamista presenta per la prima volta dal 2009 un candidato alle presidenziali | TV5MONDE

Mauritania: il partito islamista presenta per la prima volta dal 2009 un candidato alle presidenziali | TV5MONDE
Mauritania: il partito islamista presenta per la prima volta dal 2009 un candidato alle presidenziali | TV5MONDE
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Il partito islamista Tewassoul, partito d’opposizione della Mauritania, ha annunciato giovedì la candidatura del suo leader alle elezioni presidenziali previste per il 29 giugno, le prime per questo gruppo politico dal 2009.

Hamadi Ould Sid’ El Moctar, presidente del Raggruppamento Nazionale per la Riforma e lo Sviluppo, noto anche con la sigla Tewassoul, rappresenterà questo partito legalizzato nel 2007 e che da allora è diventato il primo partito di opposizione al Parlamento mauritano con 11 deputati (su 176 ).

Tewassoul ha boicottato le elezioni presidenziali del 2014 e ha sostenuto un candidato fuori dai suoi ranghi nelle elezioni del 2019.

Il grande favorito delle elezioni di giugno è il presidente eletto nel 2019, Mohamed Ould Cheikh El Ghazouani, che ha annunciato il 24 aprile la sua candidatura per un secondo mandato alla guida di questo Paese noto per essere un polo di stabilità in una regione tormentata dalla milizia jihadista. diffusione.

Tewassoul spiega in un comunicato stampa di aver deciso di presentare un candidato dopo un “lungo dibattito” dal quale si è concluso che era “necessario un cambiamento nella deplorevole situazione in cui il regime ha gettato il Paese”.

“Il cittadino mauritano sogna questo cambiamento e conta sull’impegno e sul dinamismo dei nostri attivisti e di tutte le forze dell’opposizione per votare contro il candidato al potere per realizzarlo”, hanno aggiunto gli autori del testo.

Poco meno di una dozzina di altri contendenti hanno finora annunciato la loro candidatura, tra cui l’attivista per i diritti umani Biram Ould Dah Ould Abeid, arrivato secondo alle elezioni presidenziali del 2019.

La Mauritania, un vasto paese cerniera tra il Nord Africa e l’Africa sub-sahariana di circa 4,5 milioni di abitanti, ha vissuto una serie di colpi di stato dal 1978 al 2008, prima che le elezioni del 2019 segnassero la prima transizione tra due presidenti eletti.

Sebbene lo jihadismo si sia diffuso in altre parti del Sahel, e in particolare nel vicino Mali, il Paese non ha subito attacchi dal 2011.

La campagna elettorale inizierà ufficialmente venerdì 14 giugno a mezzanotte e terminerà giovedì 27 giugno a mezzanotte.

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