Questo artista di Revel firma il suo titolo “Ma Promesse” sull’etichetta Universal Music

Questo artista di Revel firma il suo titolo “Ma Promesse” sull’etichetta Universal Music
Questo artista di Revel firma il suo titolo “Ma Promesse” sull’etichetta Universal Music
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l’essenziale
Delvis, giovane artista di Revel, fa parte del panorama musicale ormai da diversi anni. Recentemente ha firmato con l’etichetta Universal Music.

Fin dai suoi primi accordi alla chitarra di suo fratello quando aveva 7 anni, il bambino del posto, ora giovane padre, si guarda un po’ indietro e continua ad andare avanti.

Le prime gamme

“Mi è stata regalata la mia prima chitarra all’età di 11 anni”, dice l’uomo che proviene da un background familiare legato alla musica.

“Ho composto a orecchio. E ora è troppo tardi per imparare la teoria musicale”, scherza.

Musicista appassionato, aveva 16 anni quando per caso partecipò al Django Reinhardt International Centennial Competition.

“È stato un amico a spingermi a partire, non sapevo nemmeno del concorso. Avevo appena festeggiato il mio compleanno quando ho ricevuto il premio dalle mani del compianto Christian Escoudé, l’8 maggio 2010 a Tolosa,” lui dice.

Il premio in questione: una magnifica chitarra Rabuffetti, copia fedele della Selmer 607 del leggendario chitarrista.

La tradizione musicale Sinti

C’è stato una sorta di passaggio di testimone in questo momento, Delvis ha seguito i marchi, proprio come il suo idolo, della musica sinté, comunità gitana di origine italiana da cui entrambi provengono.

Una sincronicità che ebbe un’eco, poiché da lì il giovane musicista ottenne un po’ di notorietà, anche a livello internazionale attraverso la stampa e i concerti (in Svizzera, Austria e Belgio), ma all’epoca il giovane rifuggiva un po’ le etichette.

“Volevo evitare di essere etichettato come chitarrista”, spiega.

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Consacrazione sulle reti

Imponendo il suo stile, Delvis ha trovato il suo pubblico fedele, a livello locale e in rete.

Poiché la composizione gli sta a cuore, pubblica i suoi brani come “Ma Morphine”, il video per il quale ha girato al Revel nel 2017.

Collabora e scrive con amici, come con Christian Delagrange nel 2019 (“Les Meilleurs”) e nel 2021 (“De Voyage en Voyage”).

È il brano “Coucou c’est moi”, autoprodotto nel 2022 in seguito alla nascita della figlia Aydène, che sta rimettendo in luce i riflettori grazie alla sua viralità.

Ancora una volta, come un piccolo aiuto da parte del destino.

Un compleanno simbolico

Oggi e 14 anni dopo il suo premio, celebrato con l’uscita dell’album autoprodotto “Django in the Future” (disponibile gratuitamente su internet), Delvis firma un contratto con la Universal Music per “Ma Promesse”, titolo swing di cui è l’autore, il compositore e l’esecutore.

“Penso che unisca coloro a cui piace quello che faccio. È moderno, non troppo jazz, e tuttavia ricorda anche il mio primo amore per la chitarra”, dice.

Un pezzo bonario, che celebra la complicità, che sarà disponibile il 21 giugno per il festival musicale. Non c’è pericolo.

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