Atos: accordo con le banche e i suoi creditori – 01/07/2024 alle 08:34

Atos: accordo con le banche e i suoi creditori – 01/07/2024 alle 08:34
Atos: accordo con le banche e i suoi creditori – 01/07/2024 alle 08:34
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(AOF) – Atos rende noto di aver raggiunto un accordo sui principali termini di un piano di ristrutturazione finanziaria con un gruppo di banche e obbligazionisti della società. Il consiglio di amministrazione di Atos ha concluso, sotto l’egida del conciliatore, che tale accordo è conforme ai parametri finanziari. Prevede la conclusione di un accordo di lock-up vincolante tra la società e un gruppo di banche, obbligazionisti e altri creditori finanziari che desiderano sostenere l’accordo.

Come indicato nelle sue precedenti comunicazioni, la società ricorda che l’attuazione del previsto piano di ristrutturazione finanziaria comporterà una massiccia diluizione per gli attuali azionisti di Atos, che dovrebbero, in assenza di partecipazione ai previsti aumenti di capitale, detenere meno dello 0. 1% del capitale sociale.

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Avanzare nell’intelligenza artificiale generativa

Le aziende digitali hanno già iniziato ad adattare le loro offerte e pratiche a questo sviluppo, che combina ChatGPT e sistemi informativi. I casi d’uso più sviluppati riguardano i call center con l’intervento di chatbot o nel marketing, per generare testi o immagini in modo automatico. Il potenziale è enorme e Accenture France mira a raggiungere il 30% della sua attività nella nicchia dati e intelligenza artificiale entro il 2025. Leader del mercato mondiale, Accenture ha annunciato investimenti di 3 miliardi di dollari in tre anni in questo settore, con il raddoppio del numero di aziende dedicate. dipendenti che arriveranno a 80.000 (su 738.000 complessivi). Quanto al leader francese del settore, Capgemini, punta a un investimento di 2 miliardi di euro nei prossimi tre anni e a 60.000 dipendenti specializzati (su 360.000 attuali).

L’intelligenza artificiale ora regolamentata in Europa

Si è cercato di trovare un equilibrio tra la volontà di tutelare i diritti fondamentali dei cittadini e la volontà di non limitare lo sviluppo delle start-up europee. Anche le associazioni francese e tedesca delle imprese digitali, Numeum e Bitkom, avevano chiesto una regolamentazione europea sull’intelligenza artificiale (AI Act) favorevole all’innovazione per l’IA in Europa e senza regole troppo restrittive, in particolare per l’IA generativa. L’approccio europeo consiste nell’imporre obblighi per i sistemi di IA ad alto rischio, classificati da bassi a inaccettabili. Per la regolamentazione dell’intelligenza artificiale generativa (sistemi di tipo ChatGPT), l’UE ha stabilito requisiti più stringenti per i modelli più potenti.

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