Pratiche anticoncorrenziali | Il governo americano attacca Live Nation

Pratiche anticoncorrenziali | Il governo americano attacca Live Nation
Pratiche anticoncorrenziali | Il governo americano attacca Live Nation
-

(New York) Il Dipartimento di Giustizia americano ha denunciato giovedì il colosso dell’intrattenimento dal vivo Live Nation Entertainment, accusandolo di pratiche anticoncorrenziali nell’organizzazione di concerti e nella vendita di biglietti tramite la sua controllata Ticketmaster.


Pubblicato alle 11:00

Aggiornato alle 11:16

I metodi di Live Nation “permettono di esercitare un controllo monopolistico sull’industria dell’intrattenimento dal vivo negli Stati Uniti”, ha affermato il Ministro della Giustizia Merrick Garland, citato in un comunicato stampa pubblicato giovedì.

“Il risultato è che i fan pagano tariffe più alte, gli artisti hanno meno opportunità di esibirsi, i promotori più piccoli vengono tenuti fuori e i locali hanno meno scelta di biglietti”, ha continuato.

Live Nation Entertainment è l’entità creata dalla fusione tra il promotore di concerti Live Nation e Ticketmaster nel 2010.

Primo player mondiale dell’intrattenimento dal vivo, il gruppo ha realizzato, nel 2023, un fatturato di 22,7 miliardi di dollari.

Dice di aver organizzato più di 50.000 eventi lo scorso anno, che hanno attirato più di 145 milioni di spettatori.

Live Nation possiede, gestisce, è azionista o ha contratti esclusivi con 373 sedi in tutto il mondo, secondo il suo rapporto annuale.

Per la viceministra Lisa Monaco, questa società cerca, illegalmente, di “consolidare il proprio dominio sul mercato dei concerti e comportarsi come il custode di un’intera industria”.

Il governo accusa il gruppo in particolare di aver minacciato concorrenti nella promozione di concerti, ma anche locali che collaboravano con i rivali di Live Nation, secondo la citazione depositata presso il tribunale federale di Manhattan.

Denunciati come anticoncorrenziali sono anche i numerosi contratti di esclusiva che Live Nation ha negoziato con locali e stadi, che richiedono loro di utilizzare Ticketmaster per la biglietteria.

Il Dipartimento di Giustizia menziona anche l’obbligo per gli artisti di utilizzare servizi di promozione e biglietteria quando si esibiscono in un luogo controllato da Live Nation.

La società ha sostenuto che non c’erano basi per la causa, che secondo lei era il risultato di “un’intensa pressione politica e di una campagna di lobbying da parte di rivali e rivenditori di biglietti”.

“Il mondo è migliore grazie a questa fusione (tra Live Nation e Ticketmaster), non peggiore”, ha insistito il gruppo in un comunicato stampa.

-

PREV Adidas indaga su un vasto caso di presunta corruzione in Cina – rts.ch
NEXT La Migros potrebbe tagliare altri 300 posti di lavoro