Prodotti biologici consegnati a casa tua ogni settimana fino al 40% in meno

Prodotti biologici consegnati a casa tua ogni settimana fino al 40% in meno
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Fare del bene al tuo palato, alla tua salute, al tuo portafoglio e al Pianeta è possibile con Bene Bono. Il giovane germoglio si offre di ricevere ogni settimana, attraverso il suo sito web o applicazioneapplicazioneuna selezione di frutta e verdura biologica francese e stagionestagione, oltre a più di 500 prodotti alimentari o (per l’igiene, la bellezza e la manutenzione). Tutto risparmiato dagli sprechi e fino al 40% più economico. La consegna è possibile a domicilio o gratuitamente presso i punti di raccolta in sei città francesi e dintorni (Parigi, Lione, Marsiglia/Aix-en-Provence, Lille/Roubaix, Tolosa e Bordeaux), ovvero quasi 300 comuni.

350 produttori biologici francesi partner e 150 produttori impegnati

Bene Bono rende così accessibile il buon consumo a quante più persone possibile, a un costo inferiore, poiché i suoi clienti risparmiano in media 200 euro all’anno. Per fare questo, l’azienda lavora direttamente con 350 produttori biologici francesi partner e 150 produttori impegnati a vendere i prodotti rifiutati dalla distribuzione per ragioni estetiche (calibro, peso, dimensione, ecc.) o logistiche (data breve, sovrapproduzione, ecc.) . Un servizio che ha permesso di risparmiare 2.100 tonnellate di prodotti vitali nel 2023, contribuendo al contempo a fornire entrate aggiuntive ai fornitori partner.

Un percorso virtuoso

Per essere coerente con i propri valori, la start-up Bene Bono ha fissato una linea d’azione:

  • nessun prodotto offerto può essere offerto senza una procedura di degustazione o preventiva validazione;
  • nessun difetto gustogustonon sono ammessi difetti in evoluzione (muffe, avvizzimento, sovramaturazione, ecc.), né ingredienti controversi, né OGM, né prodotti fuori stagione, né prodotti coltivati ​​in superficie o in serra riscaldata;
  • tracciabilitàtracciabilità è totale dal campo al piatto;
  • mantenere un rapporto di fiducia a lungo termine con i propri partner (nessuna promozione abusiva o margine eccessivo).

L’azienda desidera inoltre ridurre la propria impronta ambientale implementando un sistema di deposito su borse e imballaggi o la consegna di cestini tramite cargo bike e veicolo elettrico.

Un terzo del cibo viene perso o sprecato

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAOFAO), ogni anno un terzo del cibo prodotto a livello mondiale viene perso o sprecato. Se ne salvassimo solo un quarto, potremmo porre fine alla fame nel mondo. Quando si parla di rifiuti molti pensano a date di scadenza scadute o a lastre non finite. Va notato che più della metà delle perdite totali si generano a monte della commercializzazione dei prodotti, cioè durante le fasi di produzione (32%) e trasformazione (21%), anche a causa di capitolati e standard estetici molto severi che i rivenditori impongono ai fornitori. Da qui l’idea di Bene Bono di intervenire alla fonte del problema.

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