Holding dell’emittenza pubblica: verso l’esame dell’Assemblea nazionale il 23 maggio

Holding dell’emittenza pubblica: verso l’esame dell’Assemblea nazionale il 23 maggio
Holding dell’emittenza pubblica: verso l’esame dell’Assemblea nazionale il 23 maggio
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L’Assemblea nazionale ha iscritto all’ordine del giorno del 23 e 24 maggio una proposta di legge senatoriale per la creazione di una holding pubblica nel settore audiovisivo, obiettivo del governo quest’anno, osteggiato soprattutto dai sindacati di Radio France.

La conferenza dei presidenti dell’Assemblea nazionale ha registrato martedì (30 aprile 2024) questo inserimento all’ordine del giorno dell’emiciclo, tra il disegno di legge agricolo, e quello sul fine vita previsto per il 27 maggio, ha appreso dall’AFP una fonte parlamentare. L’esame della commissione potrebbe iniziare la settimana prima, intorno al 15 maggio.

Rachida Dati, ministro della Cultura, chiede “governance unica” da quest’anno per la radiodiffusione pubblica, e il campo presidenziale, dopo le trattative con i senatori, ha scelto di passare attraverso il vettore di questo disegno di legge del senatore Laurent Lafon (Unione Centrista).

Adottata dalla Camera alta nel giugno 2023, la sua misura faro prevede la creazione di una holding, France Médias, composta da quattro filiali, France Télévisions, Radio France, France Médias Monde, nonché dall’Istituto nazionale dell’audiovisivo (Ina) .

Secondo diverse fonti, il campo presidenziale vorrebbe concentrarsi sul primo capitolo dedicato alla riforma della radiodiffusione pubblica, tralasciando altri aspetti, mentre Laurent Lafon chiede un esame approfondito, invocando altre misure come “divieto di rivendita di cinque anni in caso di divieto di trasmissione di un canale privato“.

I sindacati di Radio France, dal canto loro, hanno indetto due giornate di sciopero il 23 e 24 maggio, durante l’esame del testo in emiciclo. Loro “appello alla mobilitazione contro questo progetto che, a lungo termine, porterà alla scomparsa del servizio radiofonico pubblico, dei suoi finanziamenti e, in ultima analisi, dei suoi posti di lavoro“.

La presidente di France Télévisions, Delphine Ernotte Cunci, si è detta favorevole alla riforma, mentre la sua omologa di Radio France Sibyle Veil è favorevole ad una holding, ma contraria ad una fusione, mentre le dichiarazioni del ministro lasciano intravedere un dubbio sulla sua intenzione.

Nella conferenza dei presidenti i deputati hanno discusso anche della conclusione della sessione straordinaria dell’Assemblea, che dovrebbe concludersi venerdì 12 luglio, secondo fonti parlamentari, prima del solito a causa dei Giochi olimpici di Parigi (26 luglio-11 agosto). .

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