Gli incendi dell’estate 2022 hanno lasciato il segno negli animi delle persone e hanno messo a dura prova le donne e gli uomini che, ogni giorno, corrono rischi per l’incolumità di tutti. È da lodare l’instancabile impegno dei vigili del fuoco, siano essi professionisti o volontari. Questi eroi quotidiani, come durante crisi come gli incendi dei Monts d’Arrée o durante la tempesta Ciaran, meritano il nostro riconoscimento e, soprattutto, risorse commisurate alla loro missione. La questione del finanziamento di un bombardiere idrico nel Finistère (Morane 29) potrebbe essere stata oggetto di deplorevoli controversie politiche. Il gruppo Finistère e Solidaires mantiene una posizione coerente dal 2022. Una posizione favorevole ai mezzi aerei per combattere gli incendi in Bretagna ma non ad alcuna condizione di finanziamento. È fondamentale, infatti, che il finanziamento di questo strumento strategico ricada interamente sullo Stato e non sugli enti locali. Si tratta di una questione di coerenza nel modello di finanziamento della SDIS e, soprattutto, di un importante punto di attenzione per garantire che lo Stato non si disimpegni ulteriormente in futuro. Attualmente il finanziamento del SDIS fa affidamento sui comuni e sugli intercomuni, nonché sui dipartimenti per il funzionamento, e sugli stessi finanziatori presso lo Stato per gli investimenti. Ma, mentre la Finanziaria 2025 annuncia nuovi tagli per gli enti locali, come immaginare, allo stesso tempo, che le comunità colmino le carenze dello Stato? Questa discrepanza è sorprendente: da un lato chiediamo sforzi alle comunità e dall’altro chiediamo loro di sostenere le missioni di sicurezza civile del governo. Questi investimenti devono provenire maggiormente dai finanziamenti nazionali. Le comunità sono a corto di finanziamenti, ma le spese SDIS richiedono di trovarne di nuovi poiché il ricorso alle missioni essenziali dei vigili del fuoco si sta intensificando e si intensificherà ancora domani in considerazione dei rischi climatici e dei deserti medici. Le recenti tragedie avvenute in Spagna ne sono un ulteriore esempio.
“Questa ritirata politica e finanziaria dello Stato avrà delle conseguenze, e se c’è da mettere in discussione una responsabilità politica, è quella di coloro che accettano questo disimpegno oggi per domani. »
È necessario portare avanti una discussione approfondita per fermare temporaneamente gli aumenti dei finanziamenti da parte dei comuni e fornire ai Dipartimenti nuove entrate per finanziare ulteriormente la SDIS, rafforzando al contempo il sostegno statale agli investimenti. Sarebbe ad esempio possibile una maggiore chiave di distribuzione delle tasse assicurative riscosse a livello nazionale verso i Consigli dipartimentali affinché possano contribuire maggiormente ai bilanci della SDIS, oppure la creazione di un fondo di intervento per la SDIS integrato dalle tasse assicurative.
Il rischio che uno Stato regredisca è reale. Cofinanziare per due mesi un bombardiere idrico nel Finistère con lo Stato da parte del Dipartimento significa accettare che un investimento sostenibile e regolare attraverso patti di capacità e un vero piano nazionale di sicurezza civile probabilmente non potrà mai realizzarsi in Bretagna.
Al Senato il dibattito ha già messo in guardia: se i Dipartimenti oggi cofinanziano le risorse per la sicurezza civile aerea, lo Stato rischia di scaricarle sulla SDIS riducendo i suoi investimenti nelle risorse nazionali. Questa ritirata politica e finanziaria dello Stato avrà delle conseguenze e, se c’è da mettere in discussione una responsabilità politica, è quella di coloro che accettano questo disimpegno oggi per domani. Infine sorge una domanda: i 200.000 euro annuali stanziati dal Dipartimento per l’attentatore Morane 29 vengono davvero utilizzati al meglio? Piuttosto che rimediare ai mancati investimenti da parte dello Stato in mezzi aerei per combattere gli incendi sul nostro territorio, questi fondi non sarebbero più utili per sostenere i vigili del fuoco nel loro percorso di formazione continua o migliorandone l’aggiornamento salariale? Inoltre, non sarebbe preferibile anticipare l’eventuale finanziamento dei giorni di attesa che il governo vuole prolungare?
Se la posizione politica di Finistère e Solidaires sul finanziamento di Morane 29 deve essere sfruttata politicamente, allora è necessario ricordare che la lotta condotta mira a garantire risorse durature per lo SDIS e consentire ai vigili del fuoco di disporre di uno SDIS in grado di proiettarsi in modo sostenibile e con attrezzature idonee.
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