(Affari in Camerun) – Nel corso dell’anno 2024, la Compagnia Nazionale delle Miniere (Sonamines) ha raccolto per conto dello Stato del Camerun, un volume di 640 kg di oro. Il dato è stato rivelato dal primo ministro Joseph Dion Nguté durante la presentazione, il 1° dicembre 2024 all’Assemblea nazionale, del programma economico, finanziario, sociale e culturale del governo per l’anno finanziario 2025.
Secondo il capo del governo camerunense, il carico d’oro così raccolto, ai sensi della tassa mineraria sintetica con scarico prevista dal Codice Minerario, rappresenta un valore di 25 miliardi di FCFA. Questo metallo grezzo, dopo il lavoro di raffinazione, permetterà di “ rafforzare le riserve auree statali », secondo il primo ministro.
Ricordiamo che è stato il 3 ottobre 2023 a Yaoundé che il governo camerunese ha reso noti i risultati della prima operazione di raffinazione delle scorte d’oro detenute dal Tesoro pubblico, ai fini della costituzione delle riserve statali. “Sulla base dell’ordinanza congiunta Minfi (Ministero delle Finanze) – Minmidt (Ministero delle Miniere) del 1È Nel giugno 2015, l’Ex-Capam (Quadro di sostegno all’estrazione artigianale) ha canalizzato e raccolto per conto dello Stato circa 778,04 kg di oro fuso. Tale stock è stato oggetto dell’operazione di raffinazione per ottenere 500 lingotti d’oro a 24 carati, della massa totale di 500,86 kg, oltre a leghe di argento e rame.», ha rivelato nel corso della cerimonia il ministro ad interim delle Miniere, Fuh Calistus Gentry.
Con questo primo stock di oro raffinato, così come la raffinazione dei carichi di oro grezzo recentemente raccolti, il Camerun sta guadagnando slancio nell’attuazione del suo progetto Gold, lanciato nel 2012. Questo progetto, secondo i funzionari, ha come obiettivo principale la raccolta dalle compagnie minerarie la quota di oro destinata allo Stato; e di restituirlo al Tesoro pubblico che avrà poi il compito di trasformarlo in lingotti conformi agli standard richiesti per la costituzione delle riserve auree del paese presso la banca centrale (BEAC).
L’accumulo di riserve auree presenta molteplici vantaggi per i governi e le banche centrali. “In tempi di incertezza economica o di volatilità dei mercati finanziari, il metallo prezioso svolge pienamente il suo ruolo protettivo. Inoltre, detenere oro consente alle banche centrali di aumentare la fiducia nella loro valuta e nell’economia nazionale. (…) Essendo un asset non correlato, è probabile che l’oro, in tempi di crisi, aumenti di valore. Pertanto, le banche centrali, come molti investitori, scelgono il metallo giallo come copertura contro l’erosione valutaria causata dall’aumento dei prezzi. (…) Poiché il mercato dell’oro è globale, le riserve del metallo prezioso possono essere utilizzate per soddisfare le esigenze di liquidità a breve termine. Inoltre, attraverso la sua stabilità e la fiducia riposta in esso, l’oro rafforza la credibilità delle banche centrali…», precisa la piattaforma specializzata www.goldinfo.fr.
BRM
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