Gli inglesi hanno messo fine ad una serie di cinque sconfitte consecutive, battendo il Giappone (59-14). Epilogo di un tour che ha affrontato Nuova Zelanda, Australia e Sud Africa, il XV de la Rose si è comunque concluso con un sorriso. Ma c’è anche molto margine di miglioramento da qui al Torneo Sei Nazioni, che inizierà in Irlanda.
Questo è un abbinamento perfetto per mettere i bambini davanti alla TV. Questo Inghilterra-Giappone, domenica 24 novembre, è l’occasione, innanzitutto, per rivedere il proprio tabellone dei 7. Sempre pratico. L’opportunità anche di comprendere i fondamenti del rugby. Sapendo che una squadra che tiene la palla è sempre più veloce a segnare punti. Ancor di più quando beneficia di una conquista superiore. Finalmente sapere che una squadra infortunata può essere a sua volta dannosa. E per dimostrare tutto ciò, gli inglesi non tardarono ad affrontare, come al solito, i volenterosi giapponesi. Controllando la palla nei primi minuti della partita, gli uomini di Eddie Jones hanno solo ritardato la scadenza. Perché al primo attacco gli inglesi hanno segnato la prima meta della partita (10°, 7-0). Rapidamente, questi ultimi hanno preso il volo grazie alla potenza dei loro attaccanti, dietro ad una conquista notevole (prove di potenza al 13°, 23° e 31°).
Dopo aver mangiato la polvere per tre volte in questo tour autunnale, i compagni di squadra di Marcus Smith non prendono la partita alla leggera e sono molto seri per finire in grande stile. Il tocco e la mischia consentono trampolini di lancio puliti e spesso clinici.
Inglese applicato
Dopo aver mangiato la polvere per tre volte in questo tour autunnale, i compagni di squadra di Marcus Smith non prendono la partita alla leggera e sono molto seri per finire in grande stile. Il tocco e la mischia consentono trampolini di lancio puliti e spesso clinici.
Di fronte a loro, il Fiore coraggioso che restano sulla vittoria contro l’Uruguay (36-20), non chiudono la partita e scelgono di portare avanti le proprie idee. Vale a dire, giocare tutte le palle e cercare di mettere molta velocità nel gioco. Se questo non funziona affatto nel primo atto, per mancanza di… palle, lo è il ritorno dallo spogliatoio di un ordine molto migliore. Saito, il mediano di mischia del Tolosa, si sforza di giocare e fare giocate. Il dominio c’è, il realismo molto meno.
Nove mete per l’Inghilterra
A differenza del XV de la Rose che ha segnato una meta su una superba chistera di Furbank per Freeman (54esimo, 40-7). Abbastanza per rilanciare il tuo per una nuova ondata di test. Vengono registrate tre nuove mete inglesi per portare il totale a nove risultati (punteggio finale 59-14). In risposta, Saito (34esimo, 28-7) e Himeno (63esimo, 45-14) hanno salvato l’onore.
Infastidito dalle tre sconfitte contro le nazioni del sud del mondo quest’autunno, che mettono soprattutto fine ad una sinistra serie di cinque sconfitte consecutive. Un 2024 che non passerà alla storia, ma che si chiude comunque con una vittoria.
Senegal