Dobbiamo aspettarci un’estate più calda della media?

Dobbiamo aspettarci un’estate più calda della media?
Dobbiamo aspettarci un’estate più calda della media?
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«L’L’estate sarà calda, l’estate sarà calda”, cantava Éric Charden nel 1979. Con il riscaldamento globale, i record della temperatura mondiale continuano a diminuire. E non sono le previsioni estive di Météo-France a contraddire il cantante. Il servizio meteorologico francese ha fornito le sue tendenze per i prossimi tre mesi in un bollettino pubblicato venerdì 28 giugno. Météo-France resta cauta, soprattutto a causa della fine del fenomeno El Niño nel Pacifico tropicale.

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Lo scenario considerato “il più probabile” prevede “uno spostamento delle perturbazioni verso nord sull’Europa occidentale in concomitanza con situazioni anticicloniche più frequenti sull’Europa sud-occidentale”. La Francia dovrebbe quindi vivere un’estate più calda del normale.

La Francia tagliata in due quest’estate?

Si prevede che il Paese sarà diviso in due: nel nord della Francia c’è il 50% di possibilità che temperature più alte del solito e solo il 30% di possibilità che uno scenario quasi normale. Nel Mezzogiorno la percentuale sale rispettivamente al 70% e al 20%. “È leggermente più probabile che il sud del paese sia più secco del normale”, al 50%, spiega Météo-France.

Nessuna tendenza è particolarmente evidente nella metà settentrionale del paese. L’organizzazione avverte però che “questo bollettino non consente di prevedere giorno per giorno e nemmeno settimana per settimana i dettagli delle condizioni meteorologiche per i prossimi mesi”. Queste tendenze possono, tuttavia, essere utilizzate in particolare per “il processo decisionale strategico in diversi settori delle risorse idriche, dell’agricoltura o della salute”. Forniscono, ad esempio, indicazioni per la gestione delle grandi dighe della Senna, che permettono di anticipare i cambiamenti del flusso del fiume e ridurre i rischi di magra o di inondazioni nel bacino.

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